Autore Redazione
martedì
9 Agosto 2016
01:00
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Politica - Valenza

Anche la Cina alla scoperta del talento degli orafi di Valenza

Anche la Cina alla scoperta del talento degli orafi di Valenza

VALENZA – Che Valenza fosse nota in tutto il mondo per la sua manifattura orafa non è certo una novità. Prova ne è il soggiorno di 7 professionisti che lavorano nel settore come imprenditori e designer. Le cinque donne e i due uomini fanno parte dell’associazione SJD (Shangai Jewelry Design) e sono stati ospitati a Valenza dal 1 al 7 agosto, in una visita che getterà le basi per uno sviluppo commerciale e culturale tra i due paesi, con l’export dei prodotti valenzani che ne gioverebbe molto.

Durante la permanenza, i designer hanno potuto conoscere e toccare di persona l’eccellenza del sistema distrettuale valenzano, acquisendo maggiori competenze grazie a un corso a pagamento di 30 ore alla scuola di formazione orafa FOR.AL e la visita di diverse aziende del settore.

Gli eventi in futuro a suggello del nuovo sodalizio sono molti. Valenza potrà avere uso esclusivo e senza costi di uno stand alla prossima fiera di Shangai, dove potrà mettere in mostra i migliori prodotti della città e rafforzare il made in Italy. La scuola di Design di Shangai, invece, avrà l’occasione di partecipare al concorso orafo Sant’Eligio 2016, riservato tipicamente ai licei italiani e che, dall’edizione 2017, avrà forte accento internazionale.

L’assessore valenzano al Lavoro e Formazione professionale, Massimo Babadoro, ha commentato l’iniziativa a Radio Gold: “Il nostro impegno era quello di portare imprenditori e designer legati al mondo orafo cinese per un percorso formativo breve al FOR.AL, a spese della delegazione cinese. Abbiamo costruito il programma didattico in base alle loro esigenze, cercando di fornire loro le tecniche e le forme tipiche della nostra tradizione orafa.  L’obbiettivo, come amministrazione, è essere di supporto a tutte quelle situazioni che si creano per l’internazionalizzazione delle nostre attività economiche e del nostro sistema distrettuale. Queste relazioni dovranno aprire canali nuovi, per uno sviluppo non solo economico ma anche culturale. La Cina è un mercato in forte crescita, soprattutto per il lusso: la moda e la gioielleria italiana sono molto richieste e per noi è fondamentale intercettare questa domanda”.

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