Autore Redazione
lunedì
5 Dicembre 2016
11:30
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Politica - Alessandria - Casale Monferrato - Novi Ligure - Ovada - Tortona

Le reazioni in provincia dopo il referendum

Le reazioni in provincia dopo il referendum

PROVINCIA ALESSANDRIA – Molti i commenti sull’esito del quesito referendario che ha sancito, anche in provincia di Alessandria, la vittoria del “No”. Soddisfatto del risultato il Senatore alessandrino, Federico Fornaro: “Alessandria è stata la provincia con la più alta percentuale di NO del Piemonte, un dato perfettamente in linea con il risultato nazionale. Una vittoria chiara, netta e uniforme in tutte le zone, a cui ha dato un contributo importante chi da sinistra e dal centro sinistra si è schierato per il NO, a cominciare dall’ANPI e da tante donne e uomini, anche del PD, che si sono impegnate in una campagna referendaria tanto difficile quanto giusta. Adesso non bisogna disperdere questo patrimonio di passioni e militanza per ricostruire con pazienza un nuovo centro-sinistra forte e credibile, capace di resistere al vento dei populismi e della destra, dando una risposta concreta alla domanda di rappresentanza sociale e politica che arriva da chi sta, più di altri, pagando il prezzo di questa crisi economica”.

Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, ha accantonato per il momento la sconfitta di Renzi, soffermandosi sull’alta percentuale di votanti: “la sovranità popolare è un momento alto della democrazia e il fatto che ci siano state queste percentuali è positivo. Il risultato lo conosciamo ma intanto questa grande affluenza è positiva. Naturalmente adesso si aprono degli scenari tutti da seguire. Io credo che il Pd sia un partito plurale, aperto, che non ha mai mancato di discutere e soprattutto libero, a dispetto di tante altre realtà. Abbiamo detto più volte qual era la nostra proposta, ci siamo sottoposti al giudizio popolare, c’è stata una prevalenza netta di contrarietà e ora si riapre la discussione. Io credo che il Pd sia comunque un asse importante del paese ed è un partito davvero democratico, quindi ora vedremo. Il mio impegno adesso è concentrato sull’amministrare: siamo usciti dal dissesto, siamo nella fase degli investimenti, sottoporremo agli elettori quanto abbiamo fatto, ciò che abbiamo trovato, l’idea di futuro e quindi il destino della città è la cosa più importante rispetto ai destini personali miei. In queste ore continuo il lavoro da sindaco che ho sempre svolto”.

Il coordinatore cittadino di Forza Italia, Piercarlo Fabbio, parte dal fallimento di Renzi per rilanciare anche il ruolo di Forza Italia nella politica locale: “la politica del twitter e del tweet, veloce e sintetica, sembra sempre far comparire e scomparire in un attimo le questioni vere del Paese. Le apostrofa ma non le risolve. Renzi perde il Referendum, si dimette, lascia agli altri l’ingombrante fardello della risoluzione dei problemi dell’Italia, che però rimangono, così come erano e così come restano quelli di Alessandria. C’è una sorta di convergenza fra le due entità, sarà per la camminata su un ponte sottratto ai legittimi costruttori, sarà perché le promesse di Renzi, attraverso le parole – sempre troppe – della Rossa sono piovute anche puntuali e a colpi di milioni virtuali in Alessandria. Una cosa è certa. La riforma non piaceva, era inutile; gli elettori hanno mirato al sodo e i mezzi che hanno sostenuto l’istituzione debordante e le sue grida sono stati sconfitti. Non bisogna però passare al tweet seguente, facendo l’errore di non approfondire ciò che vi è stato in questa inusuale domenica di dicembre dedicata al voto. E soprattutto bisogna che anche chi ha giocato il proprio ruolo istituzionale in sede locale non faccia finta di non essersene accorta. Ognuno ne tragga le conseguenze necessarie e logiche. Perché una riforma costituzionale ci vuole, così come una legge elettorale, pena il presentarsi agli elettori con il consultellum, che è un ricamo del diritto, ma non un sistema condiviso. E perché Alessandria deve incominciare a non vergognarsi più di se stessa come ad essa è stato detto di fare in questi ultimi 5 anni. Una bella sfida. Noi siamo pronti a coglierla!”

Il risultato delle urne è stato salutato con entusiasmo anche dall’Anpi di Alessandria: “questa vittoria del NO è prima di tutto la vittoria dei cittadini italiani, che hanno riconosciuto nella Costituzione nata dalla Resistenza, un baluardo della democrazia dell’intero Paese. Come ANPI, sin dal primo momento di questa lunghissima campagna elettorale ed anche nei mesi precedenti, abbiamo sottolineato che la posta in gioco non era il Governo o la figura del Presidente del Consiglio, ma la Carta Costituzionale, che è una garanzia della nostra civile convivenza. Se si fosse rimasti in questo solco, ne avrebbe tratto maggior giovamento anche la vicenda politica del nostro Paese. Così non è stato, soprattutto per scelta del Presidente del Consiglio. Una cosa positiva è comunque avvenuta, in questi travagliatissimi mesi, ed è il fatto che tanti cittadini italiani (soprattutto i giovani) hanno letto per la prima volta, in modo approfondito, la nostra Carta Costituzionale. E’ un patrimonio da non disperdere ed anzi da sviluppare. La straordinaria vittoria del No e l’alta affluenza di votanti, dimostra anche l’indipendenza del nostro popolo, che ha saputo dire di no alle sirene dell’alta finanza e all’intromissione di tanti governi europei e non solo. Una riflessione la faccia anche la stampa italiana, in primis le grandi testate e la televisione pubblica, che non sono state imparziali,. Anche l’autonomia dell’informazione è un cardine democratico del Paese.”

L’Anpi di Casale ha invece sottolineato come non ci siano “né vincitori, né vinti. Vince solo il buonsenso contro una pessima riforma. La vittoria è del popolo italiano. Che nessuno pensi ad appropriarsene. Come appena dichiarato dal nostro Presidente Carlo Smuraglia “si pensi ora ad attuare la Costituzione nei suoi principi e nei suoi valori fondamentali, per eliminare le disuguaglianze sociali, privilegiare lavoro e dignità della persona, per riportare la serietà, l’onestà e la correttezza nella politica e nel privato. L’importante è che riprenda il confronto politico e democratico e che prevalga su ogni altra cosa la partecipazione dei cittadini.”

Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Ugo Cavallera, ha invece rilanciato la sconfitta del premier invitando il territorio a prendere atto della voglia di cambiamento sancita dal Paese: “dopo aver profondamente diviso il Paese ed il suo partito Matteo Renzi lascia la guida di un Governo sorretto in modo determinante da transfughi e lasciando in vigore una legge elettorale di cui abbiamo chiesto la modifica per garantire insieme alla governabilità anche la rappresentatività con la possibilità per gli elettori di scegliere le persone da cui intendono farsi rappresentare. Prossimo appuntamento saranno le elezioni del Consiglio Provinciale di Alessandria, indette per domenica 18 dicembre p.v., che la cosiddetta Legge Del Rio riserva solo ai Sindaci e Consiglieri Comunali in carica nei 190 Comuni della Provincia. Insieme alle forze politiche del Centro-destra e a numerosi esponenti delle liste civiche comunali abbiamo favorito la presentazione della lista “La Provincia dei Comuni” che ha come obiettivo una maggiore attenzione al territorio, alle sue infrastrutture (strade, scuole), alle sue attività, al suo ambiente (acqua, rifiuti). Nel momento in cui il renzismo subisce un duro colpo da parte degli elettori anche coloro che rappresentano in sede locale questo approccio alla gestione delle istituzioni devono cominciare ad interrogarsi su un riformismo declamato e non risolutore dei problemi che anzi vengono aggravati, come nel caso delle Provincie ridotte all’impossibiltà di garantire anche un’accettabile manutenzione delle strade e delle scuole di loro competenza.”

 

 

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