Autore Redazione
lunedì
2 Gennaio 2017
05:00
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Politica - Acqui Terme - Alessandria

Massimo Berutti, pronto a dar battaglia sul mancato riconoscimento dello stato di calamità per Alessandria e Asti

Nel mirino del consigliere regionale di Forza Italia anche la disattesa promessa di Chiamparino di destinare in via prioritaria ai due territori i 10 milioni di fondi regionali
Massimo Berutti, pronto a dar battaglia sul mancato riconoscimento dello stato di calamità per Alessandria e Asti

ALESSANDRIA – Il consigliere regionale di Forza Italia, Massimo Berutti, è pronto a dar battaglia per garantire ai cittadini delle province di Alessandria e Asti colpiti dall’alluvione di fine novembre gli stessi diritti di quell’area torinese e cuneese. L’esponente azzurro vuole avere al più presto spiegazioni dalla Giunta del Piemonte sulle ragioni che, a metà dicembre, hanno portato il Consiglio dei Ministri ad escludere Alessandria e Asti dallo Stato di Calamità. Con l’interrogazione urgente, Berutti, vuole anche chiarimenti dalla Giunta Chiamparino sulla disattesa promessa di destinare “in via prioritaria” ad Alessandria e Asti i 10 milioni stanziati dalla Regione. Di quel denaro, ha evidenziato il consigliere azzurro, solo 1,5 milioni andranno ai territori alessandrini e astigiani. Il resto, ancora una volta alle province di Cuneo e Torino.
È uno scandalo – ha sottolineato Berutti – Sinceramente reputo paradossale la situazione che stanno vivendo i Comuni e i cittadini delle Province di Alessandria e Asti che hanno subito i pesanti danni dell’alluvione del 2016. Il Consiglio dei Ministri, con deliberazione del 16 dicembre 2016, ha escluso le due province dalla dichiarazione di apertura dello Stato di Calamità che porterà in Piemonte 51milioni di euro di fondi ma solo, ad oggi, per le province di Torino e Cuneo. Tutto questo aggrava ancora di più la situazione per quanto riguarda i privati perché chi aveva l’assicurazione, non avendo vista riconosciuta l’apertura dello St02ato di Calamità, non può neppure utilizzarla. Chiamparino aveva dichiarato che i 10milioni stanziati dalla Regione sarebbero stati usati per le due province non inserite nello stato di calamità ma invece la determina dirigenziale del 23 dicembre sancisce che ad Asti e Alessandria sono stati impegnati appena 1,5 milioni di euro a fronte di 6 milioni di danni subiti mentre la restante parte, in modo del tutto disomogeneo e ingiusto alla luce dei 51mlioni stanziati già per i loro danni, va nuovamente a coprire i costi subiti da Torino e Cuneo “.

Di fatto – ha aggiunto il consigliere di Forza Italia – il centrosinistra nazionale e locale ha voltato le spalle alle province di Asti e Alessandria lasciando le famiglie, gli imprenditori e i Comuni coinvolti a combattere da soli contro gli ingenti danni subiti. Ho presentato una interrogazione urgente per comprendere quali siano le motivazioni dell’esclusione sia nazionale sia locale dal riparto delle risorse. Durante la discussione del documento sosterrò che reputo opportuno che la Giunta pensi a trovare una soluzione tecnica per recuperare dai 51 milioni gli altri 8,5 ad oggi impegnati sulle province di Torino e Cuneo per ribaltarli su Asti e Alessandria e che poi, in Conferenza Stato Regioni, il Piemonte dia battaglia per aggiungere le due province escluse nello Stato di Calamità da parte della protezione civile al fine di tutelare anche tutte quelle imprese che sono state inizialmente esortate ad assicurarsi ma che grazie a leggerezze di questo genere oggi si trovano in balia di scelte scellerate“.

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