Autore Redazione
mercoledì
18 Gennaio 2017
01:13
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Politica - Acqui Terme

Polemiche infuocate dopo il progetto che “discrimina gli stranieri”

Polemiche infuocate dopo il progetto che “discrimina gli stranieri”

ACQUI TERME – Scintille ad Acqui Terme per colpa di un progetto di welfare locale che rischia di mettere contro italiani e migranti, alimentando fratture sociali. Tutto è partito da un provvedimento del Comune contro la povertà, agganciato alla residenza e alla cittadinanza di fatto limitando la possibilità per gli stranieri di ricevere una borsa con alcuni generi alimentari.

Il caso è scoppiato dopo la segnalazione del Partito Democratico e di diverse associazioni, cui si è aggiunta recentemente anche l’Asgi, Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, realtà che si batte contro le discriminazioni e che ha contestato all’amministrazione acquese i paletti inseriti per favorire gli italiani con il progetto di assistenza “Un aiuto nel rispetto della dignità tricolore“. La contestazione riguarda l’illegittimità dei criteri dei 5 anni di cittadinanza italiana e di 10 anni di residenza per poter essere destinatari del progetto.
Su questo si fonda la contestazione dell’Asgi che ha bollato l’iniziativa come discriminatoria, minacciando azioni legali. Una posizione netta come lo è stata quella dei due consiglieri regionali del Pd, Domenico Ravetti e Walter Ottria. Entrambi hanno condannato l’iniziativa del sindaco, Enrico Bertero, e per questo hanno presentato una interrogazione urgente in regione.
La crisi economica – hanno dichiarato – ha colpito tante persone e il rischio di nuove e diffuse povertà non esclude nessuno, che il Comune di Acqui Terme promuova un progetto sulla base del criterio della residenza e della cittadinanza alimenta solo la discriminazione e non favorisce la coesione sociale”.

Un attacco poco gradito dal sindaco Bertero che martedì ha replicato: “sono in periodo elettorale e non sanno più a cosa aggrapparsi. Che queste due persone comincino a occuparsi dell’ospedaleha tuonato un arrabbiato Bertero. Si preoccupino dell’ospedale distrutto dalla Regione“.
A incalzare tuttavia anche l’assessore all’Immigrazione e alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Monica Cerutti, che ha accolto le rimostranze dei consiglieri e ha risposto definendo il provvedimento “di dubbia legittimità e discriminatorio“. Per questo la Regione Piemonte ha provveduto a segnalare la violazione della legge regionale contro le discriminazioni.
“La Regione Piemonte opera per dare attuazione al divieto di discriminazione sancito dall’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dall’ articolo 3, primo comma, della Costituzione, per dare attuazione al dovere di assicurare e promuovere l’uguaglianza. Principi che abbiamo voluto ribadire approvando nel 2016 una legge apposita contro ogni forma di discriminazione. È per questo che in osservanza al contenuto della Legge abbiamo segnalato al Centro antidiscriminazioni della Regione Piemonte l’atto assunto dal Comune di Acqui Terme – ha dichiarato Monica Cerutti”.
“La crisi economica investe senza distinzioni di nazionalità o di cittadinanza. Sono altri i provvedimenti da mettere in campo senza strumentalizzazioni o demagogia e senza innescare una sgradevole contrapposizione tra poveri. Lo stanziamento annunciato in questi giorni dal Viminale, ad esempio, poterà circa 7 milioni di Euro ai Comuni Piemontesi che si sono impegnati in progetti di accoglienza di richiedenti asilo, prevedendo la possibilità di impiegare le risorse, senza vincolo di destinazione. Alcuni comuni hanno manifestato l’intenzione di destinare queste risorse per il fondo di sostegno alle morosità incolpevoli – ha concluso Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione e alle Pari Opportunità della Regione Piemonte”.

Bertero comunque ha replicato anche all’assessore: “che mi denunci pure. L’assessore pensi però alle sacche di povertà che ha creato il Governo della sua area politica. Ci sono italiani costretti a dormire in macchina e a chiedere l’elemosina. Queste sono le politiche del Governo e della Regione che ha distrutto l’ospedale e che ora pontifica su queste vicende”.

Il sindaco di Acqui Terme ha ammesso che “c’è stato un problema che andremo a rettificare domani, quindi sarà corretto” ma, ha aggiunto,a essere discriminati sono gli italiani a causa delle leggi partite da Prodi in avanti. In percentuale sono più discriminati gli italiani rispetto ai migranti. Io posso dire che due anni fa sfrattarono tre famiglie con sette minori e decidemmo di accogliere queste persone all’Economato. Passarano tutto l’inverno lì, non so quanti sindaci lo avrebbero fatto. Erano tre famiglie marocchine e abbiamo risolto quel problema. Perciò non vengano a dire razzista a me“.

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