Autore Redazione
lunedì
24 Aprile 2017
01:45
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Cronaca - Politica - Alessandria

Il lavoro offerto sul web: in provincia un’app raccoglie 3200 persone

Per offrire o cercare lavoro proliferano piattaforme dedicate. Tante opportunità ma anche molti dubbi sulle tutele.
Il lavoro offerto sul web: in provincia un’app raccoglie 3200 persone

ALESSANDRIA – Le dinamiche del mondo del lavoro galoppano e usano tutti gli strumenti possibili. Questo porta ad aspetti positivi ma nasconde anche insidie soprattutto nel campo delle tutele. Lo ha spiegato la Uil nel convegno di venerdì scorso sulla “Gig economy“, evidenziando come sia nato un “modello economico dove non esistono più le prestazioni lavorative continuative, il posto fisso con contratto a tempo indeterminato, ma si lavora on demand, cioè quando c’è una effettiva richiesta per i propri servizi prodotti e competenze.”

“C’è un mondo che si sta ampliando sempre di più fatto di attività e lavoro ma senza un padrone – ha spiegato Guglielmo Loy, Segretario Confederale nazionale UIL. Spesso tramite un’app si mette insieme una persona che ha bisogno di un lavoro e un’azienda. Non ci sono regole. È un mondo rappresentato non solo dal caso Uber ma da un insieme di attività e bisogna capire quali siano le tutele. Ci sono grandi opportunità ma anche grandi rischi.”

La situazione tocca da vicino anche la provincia di Alessandria. “Una sola applicazione raccoglie 800 persone ad Alessandria e in provincia 3.200ha spiegato Aldo Gregori. Quindi si tratta di un fenomeno in crescita e già con un grande impatto che occorre approfondire per cercare di individuare gli aspetti sociologici e le disposizioni normative con cui affrontare questi aspetti. Dal punto di vista sindacale siamo molto preoccupati perché è necessario capire come funziona questo mondo e come tutelare i lavoratori”.

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