Autore Redazione
martedì
10 Ottobre 2017
05:59
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Alessandria: vincere non è l’unica cosa che conta

Alessandria: vincere non è l’unica cosa che conta

ALESSANDRIA – Una squadra contestata, nonostante i tre punti. Il dopo partita di Alessandria-Prato potrebbe sembrare un paradosso ma lo è solo in apparenza. Un rigore conquistato e realizzato in pieno recupero è stato il primo “episodio vincente” tanto invocato nelle scorse settimane da mister Stellini ma non è bastato a convincere i tifosi grigi, specie quelli della Gradinata Nord, spazientiti da una squadra ancora alla ricerca di se stessa.

“Una vittoria che fa più male che bene” ha commentato Paolo, un tifoso dell’Orso sulla pagina Facebook di Radio Gold. “Era meglio perdere” ha aggiunto Vincenzo, “tre punti che prolungano solo l’agonia di Stellini” ha sottolineato Luca.

Proprio nel giorno del ritorno al Moccagatta si è infatti palesata una spaccatura evidente tra giocatori e supporters: i primi che festeggiano e i secondi che tornano a casa delusi. A spargere sale sulle ferite di una tifoseria sfiduciata da prestazioni incolori c’è l’esultanza sui generis di Marconi: una maschera di Batman che molti non hanno gradito. Di sicuro, però, questi festeggiamenti forse esagerati per una vittoria strappata in extremis a una squadra reduce da due sconfitte consecutive certificano che il gruppo grigio è compatto col suo allenatore e vuole lottare fino alla fine, nonostante i limiti di gioco palesati sul campo.

Forse è proprio questa unità di intenti tra giocatori e staff tecnico ad aver salvato, finora, la panchina di mister Stellini. Per ricucire il legame con i propri sostenitori e dare continuità ai tre punti col Prato, però, serve di più.

“Il rodaggio è finito” diceva Stellini prima del match col Livorno. Ora servono i fatti. L’Alessandria non può più permettersi formazioni ogni domenica diverse, in alcuni uomini chiave. Il cambio di modulo che col Prato ha fruttato una maggior propositività della manovra sia strutturale e non dettato dalla necessità e dalla frenesia del momento, dopo più di un tempo buttato via.

“Siamo ancora in una fase di costruzione ma ora abbiamo acquisito delle certezze” ha detto il vice allenatore Stefano Bettella. La speranza di tutti è che sia veramente così.

C’è però un’altra affermazione del sostituto di Stellini che non lascia dormire sonni tranquilli: “In alcune situazioni la palla scottava“. Anche col Prato, infatti, i grigi hanno dimostrato forse la più grande lacuna per una squadra che vuole riemergere da una crisi di risultati: la mancanza di un vero leader in campo, una figura carismatica in grado di trascinare il gruppo.

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