Autore Redazione
domenica
26 Settembre 2021
04:45
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Alessandria basta alibi: adesso bisogna fare i primi punti. Il Perugia è avvisato

Alessandria basta alibi: adesso bisogna fare i primi punti. Il Perugia è avvisato

ALESSANDRIA – Una partenza così non era mai avvenuta nella storia dell’Alessandria Calcio in Serie B. Del resto zero punti dopo cinque giornate sono più di un campanello d’allarme. Perché con questa media si rischia la retrocessione matematica a campionato ancora in corso. E se queste sono preoccupazioni più da tifoso che da uomo di campo, che il calcio lo pratica e lo mastica quotidianamente, va anche detto che a poche ore dalla sfida con il Perugia i grigi sono chiamati da un atto di forza utile a regalare la prima gioia in campionato al popolo dell’orso. Un popolo definito da mister Moreno Longo come “maturo” e “paziente” capace di capire e sostenere la squadra nel momento forse più difficile dell’era Di Masi.

E questa forma di amore incondizionato per quei colori che fanno battere forte il cuore pulsante e più rosso di Alessandria non deve però essere frainteso o scambiato con sinonimo di sprovveduto. Perché quello stesso popolo maturo e paziente, che da tempo si è schierato con Moreno Longo, le prime domande se le sta ponendo. Vuole capire cosa sia andato storto nella campagna acquisti e quali siano le responsabilità degli uni e degli altri in questo avvio di stagione. Un popolo che, soprattutto, ha capito come quegli alibi – detti e non detti – tirati fuori dopo le prime cinque uscite stagionali non possono più bastare ad arginare questa Caporetto che ormai dura da un mese.

Il gioco c’è, è vero, ma funziona dalla cintola in su. Contro l’Ascoli ne abbiamo avuto la prova. Nel turno infrasettimanale i grigi hanno effettuato 452 passaggi, trovato 14 angoli, tirato 18 volte (7 in porta) e avuto un possesso palla del 65,6%. Eppure a passare, e anche bene, sono stati gli avversari che per tre volte hanno trovato la via della porta e del gol. Un problema c’è e va risolto. Un problema di uomini (forse) e anche di testa (soprattutto). Però l’alibi non può essere l’unico motivo di questi zero punti collezionati. Puntare il dito una volta sull’arbitro, l’altra volta sul portiere troppo giovane, l’altra ancora sulla sfortuna non permette di fare strada e crescita. Ecco perché ai grigi, lo ribadiamo, oggi devono mettere in campo una prova di forza e portare a casa punti. Perché quella classifica ancora così corta nelle parti basse si sta lentamente allungando con tutte le conseguenze che questo comporta.

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