Autore Redazione
mercoledì
21 Gennaio 2015
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Alessandria. Mister D’Angelo a Radio Gold News: “Prima o poi il presidente Di Masi riporterà i grigi dove meritano”

Alessandria. Mister D’Angelo a Radio Gold News: “Prima o poi il presidente Di Masi riporterà i grigi dove meritano”

ALESSANDRIA – “Con più tifosi a vedere le partite aumentano le responsabilità ma ancora più grosso sarà l’eventuale trionfo, alla fine”. Ospite negli studi di Radio Gold News, come sempre il mister dell’Alessandria, Luca D’Angelo, non usa mezze parole per descrivere le sue sensazioni a pochi giorni dal derby del Piemonte contro il Novara, venerdì sera allo stadio Piola. “Già ero felicissimo di aver riportato l’Alessandria nella terza serie nazionale, fare di più sarebbe fantastico. Una sensazione che anche solo così è già bello vivere. Il Novara fa del gioco offensivo la sua forza. Ma noi giochereremo per cercare il massimo fino alla fine di domenica. E una partita molto forte dal punto di vista emotivo, i tifosi sappiano che la squadra darà tutto. Non sarà, però, uno snodo decisivo. Il Novara è potenzialmente la più forte ma il campionato è partitcolare, c’è stato un grande equilibrio e forse loro non se ne sono resi conto subito. Ora sì però, ma c’è da tenere conto che, nonostante la rosa ampia, hanno comunque dovuto far fronte a molti infortuni. Puntare subito alla B? Se il presidente ha detto di aspettare almeno la partita di Bolzano io dico di attendere la penultima partita, quella contro il Renate.”

Nessun rimpianto, o quasi, riguardo al girone d’andata appena trascorso: “Forse rigiocherei la trasferta a Lumezzane dove, al di là del risultato, non abbiamo fatto di tutto per vincere come invece questa squadra ha fatto nelle altre gare visto che ce l’ha nel dna. Forse con i cambi che ho fatto ho lasciato passare ai ragazzi un messaggio sbagliato.”

Un’Alessandria che, prima o poi, secondo D’Angelo arriverà a grandi traguardi, vista la solidità della base: “Questa società ha un futuro roseo, un’organizzazione che non ha niente a che fare con la categoria ed è destinata a trionfare, a prescindere da me so che il presidente Di Masi la porterà dove merita. Anche dal punto del numero dei tifosi stiamo crescendo, ed è merito della società che si sta adoperando per portare quanti più appassionati possibili al Moccagatta. Anche da quel punto di vista c’è stata una crescita eccezionale. Ricordo le mie prime partite da allenatore: il pubblico era caldo ma non numerossissimo. Come è nata la solidità di questo gruppo? Il grosso del lavoro è nato in ritiro. A proposito dei nuovi acquisti ho avuto la fortuna di trovare persone intelligenti, che sono arrivate in un gruppo di uomini e calciatori importanti. Molti di loro avevano giocato in categorie superiori, come Mezavilla, ma si sono subito calati nella nostra mentalità. Per quanto mi riguarda al primo posto c’è la voglia di lavorare e dare il massimo. In questa sessione di mercato, ad esempio, non abbiamo considerato alcuni profili perchè, dal punto di vista umano, non andavano bene. Un elemento solo forte tecnicamente forse ti fa vincere una partita, e basta. Ho sempre un rapporto molto schietto con i giocatori, da Taddei a Pappaianni. Ho anche degli scontri, ma finisce tutto lì, sul campo. Mi ritengo intelligente, così come i calciatori con cui lavoro. Se ho qualcosa da dire loro lo faccio. Bisogna avere rispetto del lavoro che facciamo, siamo ancora più fortunati perchè abbiamo una società fortissima alle spalle.”

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