Autore Redazione
lunedì
19 Ottobre 2015
22:00
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Sport - Alessandria

La terza settimana del ‘Piccolo sportivo da Oscar’

La terza settimana del ‘Piccolo sportivo da Oscar’

PICCOLO SPORTIVO DA OSCAR – Terza settimana di votazioni per il concorso ‘Piccolo sportivo da Oscar“. I quattro atleti coinvolti in questa occasione sono Matilde Notti, Judo, Marta Menditto, Triathlon, Stefano Rizzo, ciclismo e Francesca Semino, pattinaggio artistico. Per votare c’è tempo fino a martedì. Potete esprimere le vostre preferenze qui, sul sito www.radiogold.it o sul bisettimanale Il Piccolo (in questo caso dovete ritagliare il coupon dal giornale e portarlo nella sede de ‘Il Piccolo’ oppure nella sede di Radio Gold). Tutte le altre info anche QUI.

A questo punto tocca a voi valorizzare lo sport e i futuri campioni. 

Votate a fondo pagina ma intanto vi invitiamo a conoscere meglio i nostri sportivi:

 

 

 

 

 

MATILDE NOTTI

Età: 13 anni

Sport: Judo

Caratteristica o colpo migliore: Harai goshi: è una tecnica particolare per sollevare l’avversario sulla schiena e proiettarlo in avanti

Il luogo in cui ti alleni: Nella palestra dello Yume, in Alessandria, con coach Marco Dassori e, anche, in quella dell’Accademia Torino 

Cosa faresti per migliorarlo ancora: Se fosse possibile, qualche attrezzatura in più per la tecnica e il lavoro fisico

Il tuo modello di campione e perché: La campionessa olimpica Urska Zolnir: ho partecipato ad uno stage diretto da lei, grandissima atleta e insegna molto bene

Il tuo primo tifoso: Tutta la mia famiglia e il primo maestro,  Moreno Branella

Come ti sei avvicinato allo sport che pratichi: A 4 anni, seguendo in tv un grande evento. Ho detto a mia mamma che mi sarebbe piaciuto praticare il judo

Qual è il complimento più bello che hai ricevuto e da chi: Da una avversaria, dopo un incontro vinto. Mi ha detto che avevo combattuto molto bene

Qual è il tuo portafortuna: Non ho portafortuna, ma prima di una gara mi concentro ascoltando musica, rap e pop soprattutto

Qual è il risultato che ricordi con più piacere: La vittoria al trofeo ‘Genova Città di Colombo’, pochi mesi fa. È stato il mio primo successo internazionale

 

STEFANO RIZZA

Età: 14 anni

Sport: Ciclismo

Caratteristica o colpo migliore: Sono uno scalatore: quando la strada incomincia a salire mi esalto e spesso faccio la differenza

Il luogo in cui ti alleni: Con i più piccoli della mia società nella piazza della mostra orafa, con il mio allenatore sulle strade della zona

Cosa faresti per migliorarlo ancora: Per la sicurezza sarebbe utile una pista chiusa, dedicata alle due ruote

Il tuo modello di campione e perché: Vincenzo Nibali, perché è uno spettacolo vederlo pedalare, uno dei migliori in assoluto, anche se ancora giovane 

Il tuo primo tifoso: Tutta la mia famiglia: mamma, papà e mia sorella,  anche se lei non pedala

Come ti sei avvicinato allo sport che pratichi: A 8 anni, nella Ciclistica Valenza. All’epoca per gioco, ma mi sono innamorato di questo sport e mi piace sempre  di più

Qual è il complimento più bello che hai ricevuto e da chi: Alla prima gara subito sul podio.  Il mio allenatore, Luca Lorando, mi aveva detto: “Non ti rendi conto di cosa hai fatto oggi”

Qual è il tuo portafortuna: Non ne ho.  Contano allenamento, impegno e passione

Qual è il risultato che ricordi con più piacere: La vittoria quest’anno a Mariano Comense: sono andato via da solo e ho fatto il vuoto

 

 

MARTA MENDITTO

Età: 16 anni

Sport praticato: Triathlon per la società Frecce Bianche Alessandria

Caratteristica o colpo migliore: Fare triathlon è più divertente ma se dovessi scegliere uno dei tre sport preferisco il ciclismo. E’ quello che mi piace di più e dove rendo meglio. 

Il luogo in cui ti alleni: corriamo al Campo Scuola, andiamo in bici su strada e nuotiamo al Bellavita.

Cosa faresti per migliorarlo ancora: Nel Bellavita abbiamo i nostri spazi acqua. Al Campo Scuola corriamo il sabato e volendo possiamo andare quando vogliamo.

Il tuo modello e perché: Ce ne sono molti. Se devo scegliere dico la svizzera Renata Bucher e la statunitense Gwen Jorgensen. In questo periodo sta andando forte, in particolare nella frazione di corsa.  

Il tuo primo tifoso:  la mia famiglia cerca sempre di venire a vedermi. Soprattutto mia madre. E poi il mio allenatore Stefano Davite.

Come ti sei avvicinato allo sport che pratichi: pratico triathlon da tre anni. Prima faceva i corsi di nuoto. Il papà di un mio compagno aveva già fatto triathlon e ci ha portato a correre, in estate. A settembre di quell’anno poi è nato il settore giovanile delle Frecce Bianche e da lì è cominciato tutto.

Qual è il complimento più bello che hai ricevuto: ad aprile ho partecipato ai campionati italiani di Perugia e ho fatto una bella prova nella frazione in bici. L’allenatore di un’altra atleta ha detto simpaticamente che avevo una “bicicletta illegale”!

Qual è il tuo portafortuna: nelle gare uso sempre lo stesso elastico che si mette alla vita per portare il numero. E’ quello che mi ha regalato il mio allenatore Stefano. Lui lo aveva indossato nel 2009 alle Hawaii, per il campionato del mondo di X Terra

Qual è il risultato che ricordi con più piacere: il secondo posto agli europei di triathlon cross junior. E’ stata la mia prima esperienza in Nazionale. Sapevo che sarebbe stato difficile perché molte avevano due o tre anni in più di me. Ma ero conscia di stare bene e di poter fare una bella gara.

 

 

 

FRANCESCA SEMINO

Età:  15 anni

Sport praticato: pattinaggio artistico a rotelle per Pattinaggio Aurora

Caratteristica migliore: la mia specialità è la danza, in particolare il tango. Quando sono in pista è un tipo di ballo che mi dà forza.

Il luogo in cui ti alleni: nella pista di pattinaggio di Pozzolo Formigaro

Cosa faresti per migliorarlo ancora: Siamo molto fortunati a poterla utilizzare anche se servirebbe una struttura più grande. Nei campionati italiani, infatti, si gareggia su piste più grandi rispetto a quella dove mi alleno. Purtroppo, poi, di inverno non c’è il riscaldamento.

Il tuo modello di campione e perché: Paola Fraschini, più volte anche campionessa del Mondo. L’ho conosciuta ed è rimasta una persona molto semplice e umile. Nel pattinaggio ci ha veramente messo tutto il suo impegno e la determinazione.

Il tuo primo tifoso: è il mio allenatore Matteo Marinello. Abbiamo un legame anche al di fuori del pattinaggio.

Come ti sei avvicinato allo sport che pratichi: ho cominciato quando avevo solo 3 anni, per caso. Volevo andare a fare danza ma ero troppo piccola. Mia mamma poi conosceva la società Lucky Star di Novi Ligure e lì ho cominciato.

Qual è il complimento più bello che hai ricevuto e da chi: i miei genitori hanno detto che è valsa la pena fare tanti sacrifici per arrivare ai livelli che ho toccato.

Qual è il tuo portafortuna: un boa di piume rosa e una collana con un gufo che mi ha regalato la mia allenatrice

Qual è il risultato che ricordi con più piacere: i due terzi posti all’Open International di Pattinaggio Danza nella categoria Coppia Danza categoria Jeunesse e Solo Dance categoria Cadetti. Mi ha fatto piacere in particolare gareggiare per la prima volta per la nazionale italiana.

 

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