Autore Redazione
mercoledì
12 Novembre 2014
07:16
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Altri Sport - Alessandria

Valeria Straneo risponde a Bio Correndo

Valeria Straneo risponde a Bio Correndo

Ringraziamo Fausto Bio Correndo che ha realizzato questa intervista con la campionessa alessandrina Valeria Straneo.

 

Argento Mondiale ed Europeo, ha fatto “Gli Olimpiadi” e ha corso due volte a New York da protagonista. Valeria Straneo l’ho rincorsa per qualche giorno, ho sentito il nervosismo nel confrontarmi con una campionessa, ma al primo scambio di parole la tensione è svanita, avevo di fronte un’appassionata, una sportiva di primo livello, ma soprattutto una donna gentile, disponibile e pronta a rispondere alle domande di Bio Correndo:

Doveva essere una delle ultime domande, ma oggi (sabato 8 novembre) sei stata fotografata nei pressi del fiume Bormida, correre con la tua amica e compagna di nazionale Emma Quaglia, nonostante il periodo di riposo il richiamo della corsa è troppo forte?

L’occasione della presenza di Emma ha fatto sì che uscissi a correre, la prima sgambata dopo New York; non si riesce a resistere troppo a lungo senza correre

New York appunto, dopo una settimana sappiamo tutto, l’8° posto femminile, il tempo 2:29’23”, le difficoltà riscontrate. 2 maratone importanti in 2 mesi e mezzo –Europei e New York- , con il senno di poi, le rifaresti?

(esclamativo, davvero convinto nda), era chiaro che l’obiettivo stagionale fosse l’Europeo di Zurigo e che la decisione di andare a New York fosse un appendice, un allungare il periodo agonistico e cercare di fare il meglio possibile ben consci che sarebbe stata dura

Freddo, vento forte e concorrenza di altissimo livello, quale componente hai sofferto di più?

Le atlete sapevo chi fossero e ne conoscevo l’alto livello, il freddo era pungente all’inizio, ma dopo pochi minuti non si percepiva più, il vento invece è stato terribile, mi spostava e in certi momenti era come se fossi ferma tanto spirava violento

Nella telecronaca il consiglio iniziale era quello di rimanere riparata, di non fare il ritmo, ma da sportivo ho apprezzato il tuo assecondare l’istinto, sarebbe cambiato qualcosa con una conduzione di gara diversa?

Guarda la verità è che solo all’inizio sono rimasta davanti, dopo pochi chilometri le dinamiche della corsa erano già cambiate

Il “muro” del 30° (fase di scompenso energetico) chilometro non colpisce solo gli amatori, quali sensazioni hai provato? E’ stata dura arrivare al traguardo? Il pensiero di mollare ha attraversato la tua mente?

Sono stati 12 km durissimi, mi sentivo svuotata di ogni energia, non ricordo di aver provato tanta fatica in una gara, ma MAI HO PENSATO DI MOLLARE, ho solo rallentato il ritmo

Bio Correndo è uno spazio in cui si raccolgono risultati e classifiche, ma l’elemento che emerge spesso è l’Emozione; nel tuo percorso sportivo hai vissuto esperienze forti: Europei, Mondiali, Olimpiadi e la Maratona di New York, quale ti ha suscitato l’Emozione, quella con la E maiuscola?

Sono state tutte grandi esperienze sportive ed emotive, ma la maratona di Mosca (il mondiale del 2013) ha un significato particolare, una medaglia inaspettata che mi ha regalato una  gioia indelebile

Gli scenari più prestigiosi nella Maratona mondiale li hai vissuti tutti e tutti da protagonista: hai ancora gli stessi stimoli e lo stesso entusiasmo? Quale sarà il tuo prossimo appuntamento?

Ora penso a riposarmi e a ricaricare le batterie, mi sento stanca mentalmente, 2 mesi per recuperare le energie e si riprogrammerà la stagione, il desiderio è quello di correre una maratona veloce, fin’ora ho corso maratone dal percorso non particolarmente filante e Londra potrebbe essere una scelta valida, ma è ancora presto per dirlo, certo è che vorrei tentare di stabilire il mio personale(nonché migliorare il già suo primato nazionale nda)

Una curiosità per Valeria, persona e non la campionessa. Al termine della manifestazione programmata da tempo hai un desiderio che esaudisci che magari hai represso durante la preparazione? Un piatto particolare, un dolce, un distacco da tutto..

Il presupposto è che mi sento fortunata a correre di professione, ma gli allenamenti, i trattamenti fisioterapici, i ritiri e tutto ciò che è correlato alla mia posizione tolgono tempo alla famiglia, alle cose di tutti i giorni e al termine della manifestazione mi riapproprio del mio tempo. Il tempo da dedicare alle piccole cose, dal riordinare casa, al sistemare un armadio, al trascorrere più tempo con i miei figli e mio marito, insomma la normalità della vita. In questi 4 anni poco è cambiato, faccio sempre le stesse cose di prima, magari devo stare più attenta alle dichiarazioni e agli incontri con i giornalisti, ma sono sempre la stessa. Mi alleno, faccio la mamma, la spesa e corro, corro ancora! Ora però mi riposo

 

Grazie Valeria e .. See you in London 2015, forse!

Fausto Bio Correndo (http://deandreafausto.blogspot.it/).

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