Autore Redazione
venerdì
9 Giugno 2017
05:45
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Altri Sport - Acqui Terme

Schiacciatore, beacher e arbitro: Luca Cravera e il volley a 360 gradi

Parla il ventenne della Pallavolo La Bollente Acqui, neoprossa in serie B.
Schiacciatore, beacher e arbitro: Luca Cravera e il volley a 360 gradi

ACQUI – Nella Pallavolo La Bollente Acqui neopromossa in serie B è stata una delle rivelazioni. Giovane e versatile, il ventenne Luca Cravera dimostra ogni giorno con impegno e applicazione che lo sport è veramente una palestra di vita. Appassionato di volley a tutto tondo, lo schiacciatore della squadra di coach Dogliero si è dimostrato un talento puro anche nel “beach”. E per non farsi mancare nulla, qualche anno fa Luca ha superato il corso di arbitro. Sacrificio e abnegazione sono valori che Cravera ha imparato bene, tanto da far conciliare perfettamente tutti questi hobby con gli studi universitari.

Frequento la facoltà di Ingegneria Meccanica a Torino” ha raccontato Luca ai microfoni di Radio Gold “passo molto tempo sui treni visto che vivo a Valenza e gioco ad Acqui. Riesco ad organizzarmi bene, e non manca nemmeno il tempo di uscire con gli amici. Nella vita lo sport è molto importante, si è rivelato decisivo per la mia formazione. Il sogno nel cassetto? Preferisco non dirlo, quello che arriverà andrà bene. L’importante è non avere rimpianti e aver dato il massimo. Ringrazierò sempre tutti i miei allenatori, dalle giovanili della Pallavolo Valenza, fino a Occimiano e poi Acqui, che hanno speso il loro tempo per trasmettermi qualcosa.”

Luca è figlio d’arte. Anche il papà ha giocato a volley e la stessa passione ha contagiato anche lui. “Non riesco a stare lontano da un campo con la rete in mezzo. La promozione in serie B con Acqui è stata una vittoria costruita col lavoro di un anno. Era il nostro obiettivo da inizio stagione e lo abbiamo portato a casa, lo inseguivamo da due anni. Siamo un gruppo eterogeneo e unito, questa è stata una delle nostre armi vincenti. I più esperti si sono messi sempre a disposizione, in partita e negli allenamenti. I consigli a noi giovani non sono mai mancati, anche quelle piccole malizie che si sono rivelate utili. Ora che la stagione indoor è finita mi dedico alla “sabbia”: i miei coach Claudio Zanni e Roberto Garrone mi hanno avvicinato al beach, ho cominciato nel 2014 con la convocazione nella selezione regionale. Sono arrivato in finale ai campionati italiani giovanili under 19 e domenica scorsa ho centrato il podio nel primo torneo della stagione a Milano, nella categoria under 21. Un ottimo risultato, considerando che avevo cominciato ad allenarmi sulla sabbia solo tre giorni prima con un ragazzo, Ignazio De Nicolò, col quale non avevo mai giocato. Il mio compagno storico invece è il vogherese Andrea Tava.”

“La voglia di arbitrare, invece, mi è venuta grazie a mia mamma, dirigente della Pallavolo Valenza. Qualche anno fa ho cominciato a dirigere i tornei minivolley e under 12, poi a 16 anni ho fatto il corso e mi sono appassionato. Certo, giocando ogni sabato non ho molto tempo ma fare l’arbitro è una bella palestra di vita, si capiscono molte cose che da giocatore è difficile comprendere. Capita a tutti di sbagliare ma quando l’arbitro prende una decisione la reputa giusta al 100%. Deve essere deciso, basandosi su quello che ha visto.”

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