Autore Redazione
domenica
17 Settembre 2017
05:49
Condividi
Eventi

Arie del ‘600 italiano risuonano a Voltaggio

Nella Pinacoteca di Voltaggio si terrà un particolarissimo appuntamento della XXXVIII Stagione Internazionale di Concerti degli Amici dell'Organo.
Arie del ‘600 italiano risuonano a Voltaggio

VOLTAGGIO – Domenica 17 settembre alle ore 17 nella Pinacoteca di Voltaggio si terrà un particolarissimo appuntamento della XXXVIII Stagione Internazionale di Concerti degli Amici dell’Organo. Protagonisti il soprano Elena Bertuzzi e l’organista Umberto Forni (nella foto), che per l’occasione, non essendoci l’organo nella chiesa del  Convento dei Cappuccini, suonerà un clavicembalo di sua proprietà.

Il programma, dal titolo “Arie e cantate a voce sola del ‘600 italiano”, da un lato si qualifica per la grande raffinatezza, dall’altro per la piacevolezza dell’ascolto, e darà anche l’occasione di conoscere alcune composizioni di mano femminile.

Elena Bertuzzi diplomata in canto lirico al Conservatorio Dall’Abaco di Verona, ha conseguito il titolo superiore in canto rinascimentale e barocco al Conservatorio Pedrollo di Vicenza “magna cum laude” con una Tesi sui Lamenti italiani del XVII secolo. Nel 1996 ha vinto il concorso dell’Accademia Filarmonica di Verona. Nel corso degli anni ha sviluppato un grande repertorio che spazia dal medioevo al barocco pieno, con predilezione per la cantata sacra e profana del barocco italiano, genere che le consente di sfruttare appieno il potenziale espressivo della sua voce. Sta continuando ad ampliare il suo repertorio lavorando su programmi di musica da camera italiana, francese, spagnola e sudamericana, arrivando alla musica etnica del ‘900, con un monografico sul Tango Cancion. Ha tenuto numerosi concerti, come solista e in formazioni da camera specializzate, in Italia e all’estero, partecipando a importanti festivals musicali; ha lavorato con direttori come E. Inbal, J. Tate, U. B. Michelangeli, T. Koopman, S. Kuijken, Peter Phillips. Si è esibita in Festivals quali: “Al Bustan” (Beirut, LB); “Cervantino” (Guanajato, MX); Santander (ES); de “Musique Sacrée” (Fribourg, CH); “Itineraire Baroque” (Périgord, FR); Semana de Musica Sacra de la Laguna (Tenerife, IC); “Allegro” Castilla y Leòn (Avila e Segovia, ES); “Resonanzen” (Vienna, AT); Barocktage Stift Melk (AU); Mittelfest (IT); “Grandezze e Meraviglie” (IT); Musica e Poesia a S. Maurizio (IT); MiTo, settembre musica (IT); Echi lontani (IT); Ravenna festival (IT); Urbino Musica Antica (IT); “Laus Polyphonie”, Festival van Vlaanderen Antwerpen e Brugge; Woche der Alte Musik (AT); Alden Biesen (BE); Miedzynarodowy Festiwal (PL); Settimane Musicali di Stresa (IT); “Vokalmusik entlang der Romanischen Straβe” (DE); Festival “Arte Sacro” (ES); “Festival Internacional de Musica Antigua”, Daroca – Saragoza (ES); “Anima Mundi” (Pisa, IT); “Alte Musik Live” (Berlino, DE); Les Concerts de Bonmont (CH); “Fetes Musicales de Savoie”; “Organs of the Ballarat Goldfields”, “Murray International Music Festival” Mildura, “Beethoven Festival” Melbourne (Victoria, AU). Ha registrato per RAI Radio 3 (IT), WDR (DE), BRT3 Clara (BE), ORF1 (AT), Polskie Radio 2 (PL), KRO Radio 4 (NE), ABC Ballarat (Victoria, AU). Ha inciso per WDR-Arcana, Stradivarius, Tactus, Label, Dynamic, Brilliant. Da un decennio si sta dedicando, ed appassionando, anche alla didattica del canto, con un’attenzione speciale al rapporto voce-persona e personalità.

Umberto Forni, bolognese, si è diplomato a pieni voti in organo con Stefano Innocenti nel 1976; lo stesso anno è stato chiamato a insegnare al Conservatorio di Ferrara. Dedicatosi in particolare allo studio ed all’esecuzione del repertorio sei – settecentesco, nell’ 85 si è diplomato cum laude in clavicembalo. Come solista ha dato concerti in molti paesi europei e in Giappone, partecipando più volte ad importanti festival internazionali. Vanta una discreta attività come continuista e come direttore di ensembles. Autore di saggi di argomento organario, membro della giuria in diversi concorsi, Umberto Forni è professore di Organo al Conservatorio di Verona, titolare del bello strumento della chiesa di S. Maria in Organo nella stessa città e Ispettore Onorario per la tutela degli organi artistici del Veneto.

L’ingresso è gratuito.

 

Condividi