Autore Redazione
mercoledì
11 Ottobre 2017
12:54
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Eventi - Ovada

Una tripla degustazione DOCG del Gavi, Ovada e Dolcetto di Ovada

Giovedì 12 ottobre all'Enoteca Regionale di Ovada si potranno apprezzare le tre denominazioni piemontesi più vicine al mare. Per informazioni si può contattare La Pignatta in Enoteca ai numeri 334/8180666 e 0143/1433830.
Una tripla degustazione DOCG del Gavi, Ovada e Dolcetto di Ovada

GAVI – Tre vini, due vitigni, un territorio. Giovedì 12 ottobre a Ovada all’Enoteca Regionale si potranno degustare il Gavi DOCG, l’Ovada DOCG e il Dolcetto di Ovada DOC. Queste le tre denominazioni che rappresentano il Cortese e il Dolcetto, due vitigni storici e autoctoni, le protagoniste di una riunione aperta, organizzata dai tre Consorzi di Tutela, che attraverso un dibattito e un banco di assaggio coordinato da AIS, vogliono raccontare, insieme, le diverse anime dell’Alto Monferrato, l’area geografica del Piemonte più vicina al Mar Ligure.

L’incontro e la degustazione sono solo su prenotazione. Per informazioni potete contattare La Pignatta in Enoteca al 334/8180666 o al 0143/1433830. 

Siamo nell’Oltregiogo, oltre il valico montano della “Superba”, dove il vento Marino che attraversa i filari, soffiando da sud, carica di profumi e di sapori minerali e sapidi il vino e porta l’influenza di Genova anche nel cibo – oltre alle specialità piemontesi qui sono tipiche le farinate, le focacce, le acciughe, le torte di verdure.

Una storia comune, legata alla Liguria che ha marcato similitudini e differenze.

Da una parte il Gavi, Cortese 100%, il vino delle Corti Genovesi, che attraverso le grandi famiglie di armatori, Doria, Adorno, Grimaldi, partiva già nel 18° secolo da Genova alla conquista dei mercati internazionali. Oggi il Gavi DOCG esporta quasi l’85% delle sue bottiglie prodotte (in totale sono 13.000.000) in oltre 70 paesi nel mondo.

Dall’altra il Dolcetto, un vitigno già coltivato intorno al 1200 che in queste colline trovava l’habitat migliore per esaltare le sue caratteristiche e ben si sposava con le carni, gli agnolotti, i funghi diventando così la prima DOC di Dolcetto in Piemonte e il vino più tipico e tradizionale di questa zona, a cui rimane legato per consumi e diffusione.

Il Gavi e il Dolcetto sono spesso conosciuti per la loro freschezza. In realtà per entrambi un prolungato affinamento in bottiglia permette di esaltare il patrimonio fenolico e di portare in tavola vini sorprendenti ed longevo, che esaltano le caratteristiche dei rispettivi vitigni.

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