Autore Redazione
venerdì
27 Ottobre 2017
08:00
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Eventi - Piemonte

Con “Don Abbondio ovvero Il vaso di coccio” riprende “Le sfide della Fede 2017″

Il nuovo spettacolo del Teatro degli Acerbi prosegue il cartellone sulla tematica delle sfide della Fede e della cultura nel nostro tempo
Con “Don Abbondio ovvero Il vaso di coccio” riprende “Le sfide della Fede 2017″

ASTI – E’ possibile lanciare sfide con il teatro e con la musica. Questo fa la rassegna “Le sfide della Fede”, promossa dall’Istituto Oblati Di San Giuseppe e dal Progetto Culturale della Diocesi di Asti, con la direzione del Teatro degli Acerbi, che ritorna in autunno con il viaggio  dei Camminatori di Domande. L’intento, appunto sfidante, è parlare del rapporto tra ragione e fede, tra l’uomo e Dio attraverso spettacoli teatrali e musicali, in luoghi spesso fuori dal teatro e sempre ricchi di fascino evocativo.

Rientra nella tematica delle sfide della Fede e della cultura nel nostro tempo il nuovo spettacolo del Teatro degli Acerbi,  che sarà presentato sabato 28 ottobre alle ore 21, presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina: “Don Abbondio ovvero Il vaso di coccio”. Il lavoro è stato realizzato appositamente dagli Acerbi per le manifestazioni per ricordare i 500 anni della Riforma Luterana “Tempo della Stampa, Tempo della Riforma”, organizzata dalla Biblioteca del Seminario Vescovile e dal Museo Diocesano San Giovanni di Asti con il patrocinio del Progetto Città e Cattedrali (www.cittaecattedrali.it), della Fondazione CRT, della Regione Piemonte e del Progetto Culturale della Diocesi di Asti.

Il curato dei Promessi Sposi, protagonista della pièce, pare lo sconfitto di tutta la vicenda ma in realtà è l’unico che resta: don Rodrigo abbandona il suo castello e muore, Renzo e Lucia si trasferiscono, ma lui rimane lì e rimane sempre uguale a se stesso. La narrazione del Teatro degli Acerbi inizia proprio dove si conclude quella del Manzoni: il curato si ritrova tutto ad un tratto con una nuova perpetua e con dei giovani collaboratori i cui consigli non vuole e non cerca, ma gli sono imposti dall’alto. Lo spettacolo diventa così una riflessione sui temi del conflitto e dell’inclusione e sui rischi che si porta dietro un’inclusione non sentita ma imposta.

In scena Fabio Fassio, Elena Romano e Andrea Caldi.

La rassegna è sostenuta dalla Fondazione CRAsti e dalla Fondazione CRT e da aziende locali) che negli anni hanno creduto nel progetto, nelle sue positivi riscontri e ricadute sul territorio. I partner Pastorale Giovanile della Diocesi di Asti, Istituto per la Storia della Resistenza AT e Uni-Astiss Polo Universitario collaborano alla diffusione del cartellone.

L’ingresso è gratuito. Per info: cell. 3392532921 – info@teatrodegliacerbi.it – www.teatrodegliacerbi.it

 

 

 

 

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