Autore Redazione
domenica
11 Febbraio 2018
05:31
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Eventi

Al via lo storico “Carnevalone Bistagnese”

Tre giorni di eventi a Bistagno per il ritorno della festa allegorica.
Al via lo storico “Carnevalone Bistagnese”

BISTAGNO – Anche quest’anno la Soms di Bistagno organizza da domenica 11 febbraio a martedi 13 febbraio,  il Carnevalone Bistagnese, manifestazione che si perde nella notte dei tempi. Si tratta di una manifestazione storica che, oltre al divertimento, crea l’occasione per promuovere e degustare i prodotti tipici locali, in primis i ravioli col vino E dà la possibilità di visitare il territorio di Bistagno e dei dintorni. Il Carnevalone Bistagnese, che anche quest’anno è gemellato con il Carnevale di Acqui Terme, coinvolge tutti indistintamente, unendo bambini e adulti in una grandiosa festa mascherata.

La festa inizia domenica alle 14.30 in piazza Monteverde con la presenza di S. M. Uanen Carvè e il suo gruppo mascherato che arringherà i convenuti con i suoi famosi “Stanot” in stretto dialetto locale. Sul palco in piazza ci saranno anche Erika Bertonasco, promettente cantante e presentatrice bistagnese, ormai conosciuta in gran parte d’Italia, che sarà accompagnata nel suo lavoro da Romeo Aichino musicista e compositore, noto nel mondo della musica da ballo e non solo, come erede dell’azienda ‘Cooperfisa’, la famosa bottega artigiana di famiglia impegnata nella costruzione di fisarmoniche a Vercelli. La sua formazione orchestrale si esibisce nelle diverse piazze d’Italia e in spettacoli televisivi italiani, oltre a partecipare a diverse Rassegne Internazionali.

Il Carnevale è una festa di origini antichissime. Oggi è l’allegra festa che si celebra, nella tradizione cattolica, prima dell’inizio della Quaresima. Esso rappresenta il banchetto di abolizione della carne, da tenersi subito prima del periodo di astinenza e di digiuno. Il Carnevale rappresenta da sempre una festa del popolo, in particolare di chi lavora e che ha poche occasioni per divertirsi. È un momento in cui vige la più assoluta libertà e tutto diviene lecito: ogni gerarchia decade per lasciare spazio alle maschere, al riso, allo scherzo e alla materialità. Il gesto stesso di mascherarsi, rappresenta un modo attraverso il quale uscire dal quotidiano, disfarsi del proprio ruolo sociale, negare se stesso per diventare un altro, almeno per un giorno o poche ore.

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