Autore Redazione
martedì
21 Gennaio 2014
00:00
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Eventi - Alessandria

Il Risorgimento ad Alessandria

Il Risorgimento ad Alessandria

Verrà presentato questo pomeriggio alle 17 nella Sala Consiglio di Palazzo Ghilini di Alessandria, il libro di Alberto Ballerino “Alessandria tricolore. Il Risorgimento e la città”, editato –  con il contributo di Comune e Provincia  –  da Il Piccolo di Alessandria nel dicembre 2011 a conclusione di un percorso di approfondimento celebrativo dei Centocinquant’anni dell’Unità d’Italia.

Ad introdurre la serata saranno il presidente del Consiglio Provinciale Giovanni Barosini e il direttore de Il Piccolo, Roberto Gilardengo, mentre interverrà con Alberto Ballerino, lo storico Roberto Botta.

“Anche se ormai lontani dalla ricorrenza del Centocinquantesimo” – ha detto il presidente del Consiglio Provinciale Giovani Barosini – “ci sembrava un buon proposito non dimenticare di incontrare il pubblico e confrontarci con esso per la presentazione di un libro che se è stato il suggello di un anno di lavoro intenso e variegato su Alessandria risorgimentale, non ha però ancora conosciuto un appuntamento istituzionale.
L’idea condivisa con gli storici Robero Botta ed Alberto Ballerino –  quest’ultimo non solo autore del libro, ma giornalista de Il Piccolo e autore altresì di diverse pubblicazioni autorevoli su Alessandria, la sua storia e la sua cultura – è stata quella di ripercorrere ancora un momento nevralgico per la città piemontese, sicuri di suscitare l’interesse di appassionati o semplicemente di affezionati del nostro territorio”.

Lo stesso Alberto Ballerino, al momento della pubblicazione aveva parlato del suo lavoro come di un “libro voluto dai nostri lettori, nato dalle pagine sul Risorgimento pubblicate ogni mercoledì da il Piccolo praticamente tutto l’anno”, ricordandoci il ruolo non certo secondario di Alessandria nella complessa vicenda che portò alla costruzione dello Stato unitario: dai moti del 1821 alla sottoscrizione dei cento cannoni negli anni di Cavour, dalla nascita delle prime forme di industria moderna al tumultuoso sviluppo urbano che ancora oggi segna la città; dallo sviluppo dei movimenti di massa, socialista e cattolico, all’importante panorama artistico, culturale, editoriale che caratterizzò la città tra fine ottocento e inizio novecento.

Un appuntamento dunque particolarmente rievocativo, in una fase storica italiana e locale decisamente poco “risorgimentale”; un’occasione per riflettere sulle “radici” della città e soprattutto, dei suoi cittadini. Su ciò che di quegli anni resta e, magari, ancora ci può essere utile per capire il presente. Si comincia alle 17, a Palazzo Ghilini, in piazza della Libertà.

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