Autore Redazione
venerdì
27 Luglio 2018
05:23
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Eventi

Con Steve Della Casa ed Efisio Mulas parte “Attraverso Festival”

Una conferenza-spettacolo cinematografica con i conduttori di Hollywood Party.
Con Steve Della Casa ed Efisio Mulas parte “Attraverso Festival”

CARREGA LIGURE – Venerdì 27 luglio, alle ore 21.00, presso la piazza della Chiesa a Carrega Ligure con lo spettacolo “Spaghetti Western” di Steve Della Casa ed Efisio Mulas – conduttori della trasmissione di Radio Rai “Hollywood Party”,  inizia il primo tempo della terza edizione di Attraverso Festival – Uomini e storie delle terre di mezzo, la rassegna diffusa che si sviluppa come un vero e proprio percorso turistico-spettacolare nei territori regionali inseriti nella World Heritage List dell’Unesco nel 2014 e quelli limitrofi del basso Piemonte.

Nella splendida cornice dell’Alta Val Borbera, Sito Natura 2000 riconosciuto dall’Unione Europea e gestito dall’Ente Aree protette Appennino piemontese, una conferenza-spettacolo con i conduttori di Hollywood Party la trasmissione, in onda tutti i giorni su Radio Rai Tre, che trasmette il cinema alla radio con anticipazioni, interviste, ospiti, notizie dai set, dirette da festival nazionali e internazionali ma anche memoria e storia della cinematografia italiana e straniera.

Per l’occasione Steve Della Casa ed Efisio Mulas, raccontano aneddoti e curiosità del genere cinematografico che più ha influenzato l’immaginario del cinema popolare mondiale negli ultimi decenni, lo spaghetti western, il western all’italiana, vero e proprio fenomeno cinematografico, ma anche economico e culturale, che ha caratterizzato e rinvigorito il mercato produttivo cinematografico italiano per quella quindicina d’anni che va dall’inizio degli anni Sessanta alla metà degli anni Settanta.

In poco più di un decennio in Italia furono realizzati circa 500 film di questo genere e numerose sono le curiosità legate a questi film. Tra le tante curiosità, non tutti sanno ad esempio che fu con i soldi avanzati dalla produzione di Le pistole non discutono che si girò Per un pugno di dollari, il film di Sergio Leone, oppure che il set di tanti degli Spaghetti Western è stato Tor Caldara, vicino Roma.

Una conferenza spettacolo che svela i retroscena del genere western all’italiana, dalle produzioni degli esordi, che si presentavano come vere e proprie parodie dei film western americani, passando per i film di Duccio Tessari, regista che diede definitiva popolarità all’attore Giuliano Gemma; o quelli di Sergio Corbucci, il “papà” di Django, che osò inserire nelle scene un’alta dose di violenza (uno dei tanti motivi che indusse Tarantino a preferirlo tra i registi internazionali) fino al cult Per un pugno di dollari (1964) di Sergio Leone, maestro indiscusso del genere, che ne fissò gli archetipi.

Efisio Mulas Nato a Roma, diplomato al laboratorio di esercitazioni sceniche diretto da Luigi Proietti, come attore ha esperienze in tutti i campi dello spettacolo (teatro, cinema, radio, televisione, doppiaggio), ha collaborato come selezionatore ad alcune edizioni del RomaFictionFest, è stato autore e conduttore radiofonico per Rai international, attualmente oltre alla consueta attività di attore è uno dei conduttori e autori del programma radiofonico di radio Rai3 Hollywood Party, il 6 agosto di quest’anno presenterà al festival di Locarno, la sua prima regia, un documentario dal titolo A qualcuno piacerà realizzato a quattro mani con Caterina Taricano, sulla figura dell’attore Elio Pandolfi.

Steve Della Casa Nato a Torino.  È uno dei fondatori del Torino Film Festival, di cui ha ricoperto la carica di direttore dal 1999 al 2002. Dal 1994 conduce Hollywood Party, programma radiofonico di Radio3, e dal 2004 al 2006 il contenitore notturno La 25a ora – Il cinema espanso su LA7. Dal 2008 è direttore artistico del Roma Fiction Fest. Autore di numerosi saggi e volumi cinematografici, ha curato le retrospettive La commedia italiana al Festival Internazionale di Cinema di San Sebastian (1998) e Capitani coraggiosi per la Mostra del cinema di Venezia. Ha vinto il nastro d’argento con il documentario Nessuno ci può giudicare.

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