Autore Redazione
lunedì
17 Settembre 2018
06:20
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Eventi - Ovada

“Eden – In principio” con la regia di Ian Bertolini ad Ovada

Al Teatro Splendor un dramma tratto dall’opera del premio Nobel G.B Shaw, che attinge al mito e al fato della tragedia greca per comprendere il presente
“Eden – In principio” con la regia di Ian Bertolini ad Ovada

OVADA – “La contemporaneità di Shaw è riassumibile nel concepire “Eden – In principio” come un’analisi dell’inizio per comprenderne la sua fine”.

Ian Bertolini è partito da questa convinzione per la regia di “Eden – In principio”, tratto dal primo dei cinque drammi della raccolta “Torniamo a Matusalemme” di G.B. Shaw, in scena lunedì 17, alle 21.15,  al Teatro Splendor di Ovada e organizzato da Nuvole Associazione Teatrale.

L’opera di Shaw è imperniata sull’attualizzazione del mito e sull’umanizzazione dei personaggi, in un dramma alla greca, dove nonostante i personaggi cerchino di trovare un senso alla vita ed una fuga dalla morte, è l’ineluttabilità di quest’ultima a fare da padrona. Il mito è quello di Adamo ed Eva, il più noto dei racconti biblici, e la lettura di Bertolini nasce dalla considerazione che “Shaw dimostra che, per comprendere meglio la vita e tentare una rinascita,  è senza dubbio doveroso guardare agli albori, ricominciare da principio per immaginare un nuovo svolgimento della vita”.

I protagonisti Alessio Arzilli, Claudio Gaj, Sonia Colombo, Marco Guerrini daranno vita ad un’opera di quasi cento anni fa, dove “sembra che i personaggi, i dialoghi e le tematiche non siano variati nel corso di un secolo”, grazie anche ad una traduzione, attualizzata per quanto concerne il linguaggio moderno e pressoché letterale per i tratti più ricercati, dello stesso Bertolini. Proprio a proposito dell’attualità delle tematiche, non è un caso che la raccolta Ritorno a Matusalemme sia stata scritta nel primo dopoguerra, un periodo di forte riflessione sul perché di tanto odio e di tanta morte. Qualsiasi errore è da ritrovarsi in un passato e la vicenda di Adamo ed Eva, che biblicamente segna l’inizio, secondo Shaw non è che la fine. Su tutto, allora come oggi, la paura dell’instabilità e il timore dell’incertezza.

Le musiche sono di Marko Kurtinovic e l’assistente alla regia è Francesca Torre

L’ingresso è gratuito.

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