Autore Redazione
giovedì
22 Novembre 2018
04:31
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Eventi

Un Incontro – Concerto per riflettere sul Movimento del Sessantotto

Nell'anno in cui il movimento compie cinquant'anni , L'associazione Cultura e sviluppo di Alessandria, propone una serata dedicata a 360° al sessantotto, con analisi storico-sociali, e tanta musica.
Un Incontro – Concerto per riflettere sul Movimento del Sessantotto

ALESSANDRIA – Il Sessantotto, a distanza di cinquant’anni, rimane un momento altamente simbolico, soprattutto grazie alle manifestazioni studentesche e poi operaie che ebbero luogo in moltissimi Paesi.  Anche l’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria ha pensato di riflettere su quello snodo fondamentale dedicandogli un appuntamento dei Giovedì culturali,  articolato in due momenti distinti, a metà tra l’incontro e il concerto.

Nella prima parte della serata, a partire dalle 19, il professor Bruno Cartosio dell’ Università di Bergamo rifletterà (con un intervento incentrato sul periodo negli Stati Uniti) su ciò che il movimento del ’68 ha rappresentato e rappresenta oggi, assieme all’eredità lasciata alle nuove generazioni. Con lui interverrà Pier Paolo Poggio della Fondazione Luigi Micheletti, con uno sguardo storico-sociale  più orientato all’Italia e all’Europa.

Nella seconda parte della serata, si esibiranno invece due gruppi musicali, i Suoni Ribelli(Gianluca Bianchi, fisarmonica, flauto, voce; Mimma Caldirola, voce; Enzo Macrì, voce, regia; Dino Porcu, chitarra; Otello Vanni, chitarra e voce) e i Nuovi Trovieri (Gianni Ghè, Gianfranco Calorio e Giancarlo Monfredini), che insieme proporranno uno spettacolo dal titolo “Come un tram senza freni. La musica del ’68 e dintorni”.

Gli anni Sessanta non furono solo il decennio dei diritti civili e della guerra del Vietnam, delle rivolte di strada e degli assassinii politici, ma anche dei Beatles e dei Rolling Stones, di Bob Dylan e Joan Baez. La musica e il suo linguaggio universale furono gli elementi che unirono i ragazzi di tutte le nazionalità. I Rockes, I Nomadi, Guccini, L’Equipe 84, e tanti altri, inserirono nel contesto musicale italiano oltre ai capelli lunghi, ai jeans e all’abbigliamento stravagante, anche i temi della rivolta sociale. Nei testi, spesso tradotti dall’inglese, si raccontava oltre al disagio esistenziale della condizione giovanile, la speranza di un mondo nuovo e la contrarietà alla guerra. E poi c’era la canzone politica. Esclusa dai media, aveva tuttavia i suoi canali di diffusione nel “movimento”.  “Come un tram senza freni” è un viaggio nella musica che ha accompagnato la generazione dei “sognatori”, con brevi testi e inserti multimediali dell’epoca.

L’incontro/ concerto si svolgerà dalle 19.00 alle 22.30 (con pausa buffet alle ore 20.30)

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