Una voglia di natura e sport che accomuna tutti. Da venerdì la mostra sugli Argini

Un luogo di naturale aggregazione sociale. Questo sono, ad Alessandria, “gli Argini”, l’area delimitata dai fiumi Bormida e Tanaro, teatro degli allenamenti di una campionessa di livello mondiale come Valeria Straneo ma soprattutto, meta di chi vuole semplicemente correre, camminare, pensare, insomma, vivere qualche ora lontano dal traffico cittadino, senza “allontanarsi” troppo da casa. 

E’ questo spaccato di vite e emozioni che il fotografo (ed ex atleta!) Enrico Barberi ha raccolto nella mostra “Gli argini: storie di runners e non solo”, aperta dal 19 settembre al 4 ottobre all’Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Scienza e Innovazione Tecnologica in Viale Teresa Michel, 11. 

L’inaugurazione avrà luogo alle 18.30 di venerdì, preceduta dai saluti delle autorità e da interventi sul tema sport e ambiente. “Sarebbe bello che fossero presenti proprio le persone protagoniste dei 112 ritratti di Barberi e non solo” ha ricordato il presidente dell’Associazione PassoDopoPasso, Giorgio Pieri, “magari tutti vestiti in tenuta da corsa!”. 

Il progetto di Enrico Barberi è cominciato a dicembre, fino a giugno. “Gli Argini accomunano tutti quelli che ci vanno, dall’impiegato, alla casalinga, dal commerciante al pensionato, fino ai bikers, agli agonisti, agli appassionati di nordic walking” ha raccontato Barberi “ne ho fotografati 112, tutti su un “podio” fatto con una cassa di acqua rovesciata. Ovviamente c’è anche Valeria Straneo, ma ho preferito accomunare la sua storia a quella di tutti gli altri. In questi mesi i soggetti delle fotografie sono stati molto disponibili.”  

Alla presentazione di venerdì sera ci saranno la stessa Valeria Straneo e il dottor Fulvio Massa.  

La mostra si potrà visitare sino al 4 ottobre, dal lunedì al venerdì (ore 10.00-18.00) e il sabato (ore 16.30-19.00).

L’Associazione PASSOdopoPASSO è attiva per promuovere il territorio della provincia di Alessandria, sia dal punto di vista naturalistico che storico-culturale, valorizzandone gli aspetti che la contraddistinguono per bellezza naturalistica, particolarità storica e identità culturale.