Autore Redazione
mercoledì
11 Febbraio 2015
11:18
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Eventi

Al Macallè arriva “Timbuktu”, candidato all’oscar 2015 come miglior film straniero

Al Macallè arriva “Timbuktu”, candidato all’oscar 2015 come miglior film straniero

CASTELCERIOLO – La tolleranza religiosa di un Islam pacifico, in contrasto con il fanatismo dei fondamentalisti. Questo è “Timbuktu”, il film del  regista  Abderrahmane Sissako che verrà proiettato giovedì 12 e venerdì 13 febbraio, alle 21.30, al Cinema Teatro Macallè di Castelceriolo.

Un film drammatico dal grande fascino, girato in Mauritania e candidato all’oscar 2015 come miglior film straniero. Uno sguardo sulla repressione islamica che condanna ogni genere di fondamentalismo, tra ribellioni represse nel sangue, partite di calcio senza pallone e donne senza velo. Un’opera ipnotica, struggente con un senso della tragedia imminente. Un film dove la musica cerca di superare le convenzioni: gli strumenti etnici, accompagnati dai colori orchestrali, amplificano le emozioni. Il compositore della colonna sonora, Amine Bouhafa, ha creato per il film una ricca tavolozza di colori fondendo il suono di voci e strumenti africani ed europei con le armonie dell’Orchestra Filarmonica della Città di Praga.

Timbuktu è un’antica città del Mali, poco a sud dell’Algeria. Non lontano dalla città, occupata dai fondamentalisti religiosi, in una tenda tra le dune del deserto vive Kidane, con la moglie Satima, la figlia Toya e il giovane figlio Issan, guardiano della loro mandria di buoi. In paese le persone soffrono sottomesse al regime di terrore imposto dai jihadisti, determinati a controllare le loro vite. Musica, risate, sigarette e addirittura il calcio sono stati vietati. Le donne sono state obbligate a mettere il velo ma conservano la propria dignità. Ogni giorno una nuova corte improvvisata emette tragiche e assurde sentenze. Kidane e la sua famiglia riescono inizialmente a sottrarsi al caos che incombe su Timbuktu. Ma il loro destino muta improvvisamente quando Kidane uccide accidentalmente Amadou, il pastore che aveva massacrato Gps, il bue della mandria a cui erano più affezionati. Kidane sa che dovrà affrontare la corte e la nuova legge che hanno portato gli invasori.

Un film che vince le barbarie e le crudeltà jihadiste attraverso il linguaggio delle immagini, di una magnifica potenza.

Info e prenotazioni:
Ingresso 5€
0131-585001

  

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