Autore Redazione
venerdì
28 Agosto 2015
22:30
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Eventi - Ovada

A Ovada la notte “resiliente”: musica jazz e multietnica nelle vie del centro

A Ovada la notte “resiliente”: musica jazz e multietnica nelle vie del centro

OVADA – In occasione della Notte Bianca di Ovada la famiglia culturale del Festival della Resilienza Si Sale invade le vie del centro storico, con la notte resiliente, una vera e propria festa per celebrare l’incontro e l’intreccio di percorsi di vita e tradizioni, storie di migrazioni e di radici, origini e identità culturali, grammatiche musicali e linguistiche.  

Nella centrale piazza dell’Assunta e nelle vie limitrofe ci si potrà imbattere nella scatenata fanfara urbana Bandakadabra. Nata come marching band caratterizzata da repertorio balcan, negli ultimi anni, grazie anche a collaborazioni importanti quali ad esempio Roy Paci, Marta sui Tubi e Fabio Barovero, ha allargato il repertorio e le esecuzioni verso sonorità più jazz e ska evitando così il rischio di trasformarsi in banda di genere.  Guidata dal musicista attore Gipo Di Napoli possiede i codici internazionali della scena esibendosi con regolarità nei più importanti festival europei.

Accanto alla Bandakadabra troviamo l’orchestra multietnica Bedda Madre, autrice di un progetto speciale realizzato per la scorsa edizione di Terra Madre-Salone del Gusto. Un ensemble variegato di 9 musicisti e 4 danzatrici dai quattro angoli del Mondo (Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Piemonte, Senegal, Iran, Cuba, Mauritius/India, Sicilia). Dal valzer francese allo mballakh senegalese, dal tamburreddhu alla ghironda, dalla musica persiana alle melodie occitane, dalla “piola” torinese alla “puteca” salentina, dalla tammurriata vesuviana alle ritmiche maghrebine, dal ballu tunnu della Barbagia alle movenze del Kuchipudi indiano, dalle danze rituali della Santeria cubana alle terzine incalzanti della Tarantella.

Nella stessa serata c’è un altro ingrediente a completamento: Dj Shantel, l’uomo che ha portato sui dancefloor del globo la musica balcanica. Shantel, inizia a rielaborare la musica balcanica a Francoforte, dove ha una serata in un club provando a incrociarla con sonorità elettroniche. Il risultato è sorprendente: due sue compilation, Bucovina Club (1 e 2), ottengono attenzione dalla critica e interesse sempre crescente da parte del pubblico confermato a livello mondiale dall’album Disco Partizani (2007).

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