Autore Redazione
giovedì
20 Ottobre 2016
22:00
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Eventi

L’Orchestra Femminile Italiana serve un ‘antipasto’ alla Fiera del Tartufo di Moncalvo

L’Orchestra Femminile Italiana serve un ‘antipasto’ alla Fiera del Tartufo di Moncalvo

MONCALVO – Un gustoso antipasto musicale in attesa di un fine settimana da ‘leccarsi i baffi’. È il preludio alla Festa del Tartufo di Moncalvo che il 21 ottobre, in occasione del consueto appuntamento con i “Venerdì dell’Orchestra Femminile Italiana” – “Monferrato in musica” diretti dal maestro Roberto Giuffrè, sul palcoscenico del Teatro Civico di Moncalvo vedrà protagonista l’Orchestra Femminile Italiana.

A partire dalle 21, saranno infatti le note dell’ensemble al femminile, accompagnata dalla pianista Maria Gloria Ferrari ad aprire il sipario del piccolo teatro per quello che sarà l’incipit di una stagione (realizzata grazie al contributo della Fondazione CRA e della Fondazione Banca popolare di Novara) destinata a portare la loro musica in alcune location più significative del Monferrato fino alla primavera del 2017.

Il primo colpo di bacchetta vedrà la Sinfonia n. 10 in si minore per archi di Mendelssohn, un’opera che fa parte delle dodici sinfonie per orchestra d’archi scritte da Mendelssohn fra gli undici e i quattordici anni, dal 1821 al 1823. Un piccolo “miracolo” che fece pensare ai contemporanei, tra cui Schumann, di aver trovato un nuovo Mozart.  In effetti un lavoro notevole che colpisce soprattutto nell’adagio, estremamente cantabile e per l’allegro brillante e spigliato.

La solista, Maria Gloria Ferrari, sarà al centro del secondo pezzo: il Concerto per pianoforte e orchestra in la maggiore K. 414 di Mozart. Uno dei più famosi della serie composta dal genio di Salisburgo nel 1782 per finanziare il suo esordio viennese da musicista indipendente.

Infine, un pezzo oggi sempre più famoso che trova spazio nel repertorio dell’orchestra: la suite Holberg del compositore norvegese Edvard Grieg. Composta nel 1884, in occasione della celebrazione dei duecento anni dalla nascita dell’umanista e drammaturgo danese Ludvig Holberg, non è soltanto un omaggio alla cultura scandinava, ma un vero proprio manifesto di uno stile che cominciava a interessare sempre più l’Europa, mentre il romanticismo musicale raggiungeva lo zenit. Un neoclassicismo che sfruttava soprattutto i temi popolari e in cui le “scuole nazionali” giocavano un ruolo importante.

L’ingresso al concerto è libero.

 

Lorenzo Malvicini

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