Autore Redazione
mercoledì
26 Ottobre 2016
22:00
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Eventi

Concerto di pace a Cremolino

Concerto di pace a Cremolino

CREMOLINO – Sarà un programma particolarmente ricercato, con composizioni dedicate alla pace  “Il  concerto di pace”, a ingresso libero che si svolgerà  il 28 ottobre alla 20.30 nella chiesa di N.S. del Carmine di Cremolino.

Il concerto con Marco Ghiglione all’organo e la soprano Palma Baccari,  promosso dall’Associazione LaBelleVerte,  aprirà con il suggestivo brano organistico Peace dello statunitense Ralph Deane Shure, a ricordo dei 150 anni di pace fra i popoli di lingua inglese, quando avvenne la firma della Dichiarazione di Indipendenza di tredici stati dalla colonizzazione inglese.

Seguirà May peace in Salem ever d’well (Che la pace sia sempre in Gerusalemme) di  Georg Friedrich Haendel, tratto  dalle storie bibliche del saggio re d Solomon, che si basa sulle Salomone. Si tratta nello  specifico dell’aria finale della Regina di Saba, in cui tutti celebrano l’Israele del saggio sovrano Salomone come un’era dell’oro di pace, felicità e prosperità.

Seguirà il brano prettamente virtuosistico l’Alleluja finale, tratto dal  mottetto giovanile  “Da Nulla in mundo pax sincera”, di Antonio Vivaldi, composto per l’Ospedale della Pietà di Venezia. Il testo si sofferma sulle imperfezioni di un mondo traboccante di male, e chiede a Gesù Cristo la salvezza che egli offre. A seguire il noto brano sacro “Repentir di Charles Gounod”, compositore posseduto da un forte interesse religioso, tanto che da giovane fu tentato di entrare in un seminario cattolico e passò due anni a studiare teologia.

Toccherà poi a “O Prince of Peace” di  George Dyson, tratto dalla terza raccolta di “Variations on old Psalm-Tunes”, eseguito all’organo. Queste serie di variazioni sono concepite per essere eseguite come voluntaries all’inizio o alla fine dei servizi sacri anglicani, e sono  spesso meditative.

Seguirà l’Aria della Pace del bresciano Ferdinando Bertoni, composta nel 1791, tratta dalla significativa opera I voti del secolo XVIII trascritta per l’occasione dalla partitura manoscritta da Marco Ghiglione. L’opera è allegorica, e vede come personaggi Marte, che fomenta la guerra e il Secolo XVIII, che si dispera per la situazione e per i morti innocenti, e la Pace, che, nell’aria eseguita, arriva sulla Terra e trova un Secolo in una situazione molto  deteriorata dal punto di vista bellico, e se ne va disperata a riferire a Giove. Invocata dal popolo, la Pace ritorna, Marte perde il suo istinto guerriero, riprende le armi e giura di usarle a sostegno della difesa della pace.  

Il concerto terminerà con due suggestivi brani cantati da Palma Baccari, il primo è “Le ciel a visité la terre” di Gounod, un cantico per il post-communio, dedicato ai piccoli seminari di Francia, il cui  testo è di Anatole de Ségur. Il brano fu eseguito il 22 novembre 1868 per la festa di S. Cecilia e destinato ai fanciulli, in un periodo di fede particolarmente viva per il musicista.

Il secondo è “Blanche Dourga”, tratto dall’opera Lakmé, l’opera è ambientata in India  durante la dominazione inglese, quando molti induisti vennero obbligati a professare la loro religione in segreto e clandestinità. Gli indù stanno andando a svolgere i loro riti in un tempio dal sommo sacerdote Nilakantha, e Lakmé canta la sua prima aria, una preghiera indiana a Dourga.

 

Lorenzo Malvicini

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