Autore Redazione
mercoledì
28 Giugno 2017
04:44
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Eventi - Piemonte

Arriva il festival musicale sulla natura a Torino

Numerosi ed incredibili spettacoli danze moderne e non, con tanti ospiti d'eccezione.
Arriva il festival musicale sulla natura a Torino

TORINO – Da mercoledì 28 giugno e fino a sabato 1 luglio 2017 ritorna al Teatro Espace di via Mantova a Torino il Moving Bodies Festival Butoh. “Connecting Sea – Onde” è il tema di questa quarta edizione curata da Ambra G. Bergamasco e Edegar Starke. Il Moving Bodies fa tappa a Torino dopo l’edizione di Dublino che si è tenuta con grande successo nel Centro Nazionale della Danza di Dublino.

All’edizione 2017 di Torino parteciperanno per la danza Butoh artisti di fama internazionale quali il maestro Masaki Iwana che chiuderà il Festival sabato 1 luglio con una sua performance, oltre naturalmente agli stessi curatori Edegar Starke ed Ambra G. Bergamasco pareciperanno rispettivamente il 28 e il 30 giugno, Enrico Pastore, Chiara Burgio con Francesca Kezich e Margherita Tosi.

La performance “Connecting Sea – Onde”, è una riflessione sulla contemporaneità, dedicata alle complesse vicende legate al mare e ai territori che mette in relazione. Oggi, nel nostro quotidiano, il mare è portatore di storie e di nuove vite. Intesa come disciplina di danza, il Butoh è stata definita la danza dell’anima, una forma espressiva molto elevata, capace di portare all’esterno i paesaggi poetici di ogni danzatore, la relazione tra spazio e corpo, l’ascolto interiore, la capacità di movimento interno che prende vita attraverso il corpo. La performance art E’ un’espressione artistica molto diretta, senza compromessi che similmente alla danza Butoh porta in scena uno spaccato della realtà nel quale le azioni sono dirette, del quotidiano, ripetute.

Moving Bodies Festival Butoh e Performance Art, inaugura mercoledì 28 giugno. Aperitivo alle 20.30 e a seguire alle ore 21 “The Black Sea”,una performance art di  Sinead Keogh ispirata alle “Onde”. La centralità della performance è il movimento dell’onda, che fa emergere e sotterrare elementi, verità e nature diverse delle relazioni tra intimità e presenza. A seguire alle 21.30 “Beija-Flor” uno spettacolo di Danza Butoh di e con Ambra Gatto Bergamasco ed Edegar Starke. La centralità della performance vede il bacio come connettore e germinatore. Il bacio ascolta, trasforma, danza le atmosfere del sentire e dell’esprimersi.

Giovedì 29 giugno alle 20.45 Sinead Keogh con “If you were mine” propone una performance che nasce dall’idea di amore perfetto, segue alle 21.00 Eleanor Lawler con “The Sea”, l’artista guarda il mare come elemento di attesa, uno spazio dove nebbia e mare non si distinguono più agli occhi di chi li osserva. Il mare diventa spazio interstizio di incontri ed attesa. Alle 21.45 “Muoviti fermo” spettacolo di Danza Butoh con coreografia di Chiara Burgio e con Margherita Tosi e Francesca Kezic. La performance prende forma da un detto Siciliano “Muoviti fermo” che parla dell’andare stando fermi.

Venerdì 30 giugno alle 21.00 Francesca Arri con una Performance art Corale con le partecipanti del Workshop su tematiche emerse durante i laboratori. Alle 21.45 “Silence” performance di Danza Butoh e Voce Recitante con Ambra Gatto Bergamasco, Enrico Pastore, Edegar Starke. Chiude la serata alle 22.30 il gruppo The Incognito Travaller che presentano sonorità che spaziano dall’afrobeat e trip-hop a esplorazioni elettroniche su base dub e jazz, il tutto abbinato ad una serie di proiezioni di fotografie.

Sabato 1 luglio, ultimo giorno di Festival, si comincia alle 21 con la Danza Butoh del maestro Masaki Iwana che presenta “The Lifetime of Lady Boy Ivan Ilyich”. In chiusura alle 22.30 gli Ink Trees presentano il loro primo album: Enrico Messina, violoncello, e Matteo Ratti, voce e chitarra. A Dublino, nel mese di aprile, in occasione della celebrazione dei 60 anni delle relazioni economiche e culturali tra il Giappone e l’Irlanda, il Moving Bodies Festival è stato inserito nella programmazione ufficiale che continuerà fino alla fine del 2017.

I curatori Ambra G. Bergamasco ed Edegar Starke propongono un percorso educativo e formativo pensando alla diversità di pubblico partecipante: offrire ai neofiti un’esperienza completa, sperimentando in prima persona cosa implica costruire una performance, usare la videocamera e la fotografia, muoversi nello spazio, creando, scoprendo, e ricercando il mondo immaginifico e l’azione scenica.

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