Politica

“Cazzate”: scintille tra l’ex sindaco Rossa (Pd) e la minoranza. Locci (Fratelli d’Italia): “Si vergogni”

ALESSANDRIA – Iniziato all’insegna della concordia, col voto unanime sulla vicenda della Fraschetta, il consiglio comunale di giovedì sera ad Alessandria si è concluso all’insegna dello scontro tra maggioranza e minoranza. Durante la discussione sulla mozione sulla sicurezza stradale presentata dal capogruppo di Alessandria Civica Gianni Ivaldi, infatti, il dibattito si è improvvisamente acceso.

“Interrotto, insultato e aggredito” ha scritto sui social il capogruppo di Fratelli d’Italia Emanuele Locci, postando la parte della registrazione che lo ha visto protagonista “come sempre il capogruppo del PD Rita Rossa si distingue per la sua intolleranza e i suoi atteggiamenti violenti e antidemocratici, con il chiaro obiettivo di dividere maggioranza e minoranza anche su quei temi che invece ci vedrebbero uniti per il bene della comunità, andando oltre i suoi consueti insulti con cui interrompe spesso i miei interventi e irrompe tra i banchi della minoranza cercando lo scontro fisico, scongiurato solo grazie all’intervento di alcuni colleghi. Uno spettacolo indecoroso per una sede istituzionale”. 

Nel video si sente in sottofondo la capogruppo Pd Rossa che, a un certo punto, si rivolge alla minoranza, utilizzando la parola “cazzate” (minuto 1.19, ndr). Lo stesso Locci, dopo aver invitato l’ex sindaco a vergognarsi ha invocato l’intervento della Polizia Municipale per poi annunciare l’abbandono dell’aula da parte di tutta l’opposizione: “Non ci sono più le condizioni”. 

Ai microfoni di Radio Gold l’ex sindaco Rossa ha fatto alcune precisazioni: “Tutto nasce dal mio pacato intervento di qualche minuto prima. Mi pareva di aver colto da parte della Lega e di Forza Italia, che avevano chiesto maggiori dettagli sul piano del traffico, un consenso unanime rispetto all’azione della giunta. Era una mia opinione, non ho presentato alcun emendamento per snaturare la mozione. A quel punto il capogruppo Locci mi ha accusata di voler “far saltare l’armonia che si crea nell’aula del consiglio, portando la discussione su un piano di scontro”. Non è vero, ho semplicemente espresso la mia opinione. Quando ho detto la parola “cazzate”, tra l’altro, non mi rivolgevo a Locci ma al capogruppo di Forza Italia Buzzi Langhi che sosteneva il fatto che volessi perdere tempo e buttarla in rissa. Quella di Locci è una ricostruzione faziosa, è bravo a dipingersi come una vittima. Sì, mi sono alzata in piedi ma non ho mai cercato alcuno scontro fisico. Dico basta a questa sua idiosincrasia rispetto ai miei interventi”. 

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