Autore Redazione
lunedì
27 Febbraio 2023
08:13
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Vivere il Pavese - Lombardia - Pavia

Il freddo e il vento gelido mettono a rischio i raccolti. L’allarme di Coldiretti

Il freddo e il vento gelido mettono a rischio i raccolti. L’allarme di Coldiretti

PROVINCIA DI PAVIA – Il maltempo e la crisi idrica stanno creando una situazione difficile per l’agricoltura italiana e la sua economia. Il brusco cambiamento delle temperature e il vento gelido sta mettendo a rischio le piantagioni di mandorli, peschi e ciliegi, con la possibilità concreta di perdere i raccolti . Coldiretti, l’organizzazione che rappresenta gli agricoltori italiani, ha lanciato l’allarme sulle piante colpite dal freddo anomalo, che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni.

Secondo Coldiretti, la natura è in tilt con le coltivazioni ingannate dal clima che si sono svegliate e predisposte alla ripresa vegetativa. Tuttavia, si registra anche la maturazione in anticipo delle primizie, particolarmente sensibili al freddo che si è abbattuto sulla Penisola. Questi effetti sono dovuti al cambiamento climatico che si manifesta con una maggiore frequenza di eventi estremi, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’arrivo delle precipitazioni se non sarà violento è invece importante per contrastare la grave siccità, aiutare i cereali in campo e consentire le lavorazioni dei terreni per preparare le semine primaverili in una situazione in cui si registra un deficit idrico del 30% che sale addirittura al 40% nel nord Italia.

La situazione idrica del fiume Po, il più grande fiume italiano, è allarmante, con il fiume a secco e le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate. Lo stato di magra del fiume è rappresentativo delle difficoltà in cui si trovano tutti gli altri corsi d’acqua del settentrione, con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 36% del lago di Garda al 39% di quello Maggiore fino al 19% di quello di Como.

“Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per raccogliere l’acqua quando c’è e distribuirla quando manca” sostiene il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che “oggi la raccolta dell’acqua piovana è ferma all’11% ed insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita”.

(IN AGGIORNAMENTO)

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