Autore Redazione
martedì
30 Aprile 2024
09:11
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Politica - Tortona

Tortona, la sfida è a 5 ma i favoriti sono i “prof”

Tortona, la sfida è a 5 ma i favoriti sono i “prof”

TORTONA – Saranno probabilmente cinque i candidati sindaco che si confronteranno a Tortona per le elezioni amministrative fissate per l’8 e 9 giugno 2024. Al momento sono certe le candidature di 4 uomini e una donna.

Sulla carta appare favorito il sindaco uscente Federico Chiodi, che cerca la conferma a primo cittadino  alla guida della compagine di centro destra sostenuto dal suo partito, la Lega, e da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Con lui anche la lista civica fondata dal suo vicesindaco Fabio Morreale.

Se il centrodestra si presenta unito, altrettanto non si può dire del centrosinistra. Il Partito Democratico ha candidato l’insegnante Gianfranco Agosti, sostenuto oltre che dal Pd da Avs (Alleanza verdi e sinistra) e i moderati.

Sono Chiodi e Agosti, entrambi insegnanti liceali,  i due favoriti per le elezioni tortonesi.

Altra candidatura è quella di Alberto Balossino, il più giovane candidato (32 anni)  che è sostenuto dalla lista civica “Progetto Tortona”. Balossino è figlio di Marco Balossino,  già sindaco di Tortona dal 1995 al 1999 e già coordinatore cittadino del Partito Democratico. Con lui Federico Mattirolo, già consigliere comunale di opposizione dimessosi nel 2023 e sostituito da  Valeria Vacchini, anche lei in lista con Balossino.

Sempre tra gli oppositori di Chiodi nasce al candidatura di  Gianfrancesco “Checco” Galanzino, con la lista civica Vota Derthona e con l’appoggio di Italia Viva.

Infine, l’ultima candidatura arrivata, in ordine di tempo, è quella di Stefanella Ravazzi  alla guida di Tortona Popolare, che si colloca come il candidato più a sinistra. Ravazzi, insegnante in pensione,  è  segretaria cittadina di Rifondazione Comunista ed è già stata consigliera comunale dal 2010 al 2014 e candidata sindaca nel 2014 sempre per Rifondazione.

All’appello al momento manca il Movimento 5 stelle. Non si sa ancora se presenterà un suo candidato, o sosterrà uno dei candidati già in lizza. Oppure ancora, se semplicemente ignorerà le elezioni cittadine.

Abbastanza scontato per molti il fatto che sarà Chiodi, tra i 5 candidati, quello che prenderà più voti, ma resta da vedere dal responso delle urne se saranno sufficienti per eleggerlo al primo turno. Se Chiodi non raggiungerà il 50% delle preferenze, sarà il ballottaggio previsto due settimane dopo il voto a decidere il Sindaco. A questo punto la partita si riaprirebbe, con la possibilità di far confluire sul secondo classificato i voti degli altri tre candidati esclusi dal ballottaggio.

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