Autore Redazione
mercoledì
19 Giugno 2024
10:03
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Politica - Casale Monferrato

Anpi Casale sull’aggressione a Donno: “Da tempo inquietanti campanelli d’allarme”

Anpi Casale sull’aggressione a Donno: “Da tempo inquietanti campanelli d’allarme”

ROMA – L’Anpi di Casale torna con un fermo comunicato sull’aggressione avvenuta alla Camera il 12 giugno. L’associazione nazionale partigiani contesta i provvedimenti adottati nei confronti degli autori dell’azione contro il deputato Donno. “Da poco si è ricordato, proprio alla presenza dei parlamentari, la figura di Giacomo Matteotti, che per aver denunciato le violenze e le politiche fasciste è stato da questi ammazzato. Doverose, seppur lievi, le sanzioni comminate agli aggressori; incomprensibile invece quella verso l’aggredito perché in tal modo un’incontrovertibile aggressione viene derubricata a rissa di inferiore gravità. La Costituzione italiana, all’art.54 secondo comma, sancisce che “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, (…)”.  È evidente che nell’aggressione del 12 giugno questo non è avvenuto“.

L’Anpi si sofferma poi sul comportamento dell’onorevole casalese Enzo Amcih di Fratelli d’Italia. “Lui è tra coloro che hanno preso parte alla deprecabile vicenda e nelle dichiarazioni rilasciate a La Stampa del 13 giugno riportate a pag.13, ha dichiarato: “Me lo potevo evitare, lo so. Ma io non riesco ad accettare la mancanza di rispetto nei confronti di un ministro e dell’aula (…)”. L’on. Amich tenta di giustificare la sua azione dichiarando che “(…) c’è un limite alla pazienza umana. A un certo punto non si è più disposti ad accettare”.  Quale sarebbe quindi questo limite: quello dettato dal suo umore oppure quello sancito dalla legge che non legittima alcuna aggressione? Da tempo – conclude Anpi – inquietanti campanelli di allarme ci mettono in guardia dalla regressione che la democrazia sta subendo nel nostro Paese: i fatti del 12 giugno confermano i nostri timori”.

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