Primi 6 mesi da sogno per l’export alessandrino

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Mai così bene l’export alessandrino. Il settore che da anni fa da traino all’economia locale continua a stupire. Nei primi sei mesi del 2017 il valore delle esportazioni ha raggiunto quota 3,2 miliardi di euro, per una crescita del 18,4%, pari a mezzo miliardo in più rispetto ai primi sei mesi del 2016. Un dato impressionante che supera anche la media regionale (+11,3%) e nazionale (+8%). La provincia di Alessandria in Piemonte è seconda solo ad Asti ma per un soffio (Asti ha conseguito un +18,6). Brillante l’andamento dell’export di gioielleria e pietre preziose arrivato a un valore di 1,04 miliardi di euro (circa 1/3 dell’export manifatturiero), in crescita del 40% rispetto ai primi sei mesi del 2016.

L’export alessandrino poggia per il 98% sui prodotti delle attività manifatturiere. Il settore di spicco è quello della gioielleria e pietre preziose che supera di gran lunga tutti gli altri. Al secondo posto troviamo i prodotti chimici di base, fertilizzanti, materie plastiche e gomma. Unico dato negativo quello degli strumenti e apparecchi di misurazione (-11.5%).

A determinare il grande risultato dei primi sei mesi 2017 i mercati di Francia, Germania dove arriva un terzo delle esportazioni provinciali. In particolare in Francia si è registrato un incremento dell’export pari al 59.4% e del 12.9% in Germania. In Francia le esportazioni sono soprattutto di gioielleria e pietre preziose: si è passati dai 130 milioni dell’export dei primi sei mesi 2016 ai 337 milioni del 2017 per un incremento del 157%. In Germania le esportazioni sono state soprattutto di prodotti della siderurgia come in Spagna. La Svizzera è il Paese con un dato export di 591 milioni di euro ed è lo sbocco principale delle esportazioni extra UE per un 5.5% rispetto ai primi sei mesi 2016. Gli altri Paesi interessati ai prodotti alessandrini sono gli Stati Uniti, interessati a prodotti chimici e gioielleria e pietre preziose (da 34 a 36 milioni). A Hong Kong le esportazioni sono soprattutto legate alla gioielleria e alle pietre preziose: da 26 a 44 milioni di euro. Verso la Cina l’export riguarda i prodotti chimici di base (da 13 a 18 milioni).