28 Gennaio 2018
05:07
Gian Piero Alloisio in scena a Tagliolo con “Luigi è stanco”
TAGLIOLO MONFERRATO – “Luigi è stanco” con Gian Piero Alloisio, in scena domenica 28 gennaio alle 17 nel salone comunale di Tagliolo (ingresso libero) racconta con la musica e il teatro storie di persone che, nella loro epoca, hanno praticato la resistenza al male imparando la solidarietà fra giovani di varie nazioni e culture, il senso di responsabilità degli adulti e dei capi e il rispetto della donna e l’autonomia femminile. Quei comportamenti, allora necessari alla lotta partigiana, oggi costituiscono un antidoto al rinascente machismo, all’omofobia, al bullismo, alla xenofobia e alla discriminazione etnica e religiosa.
In Luigi è stanco Alloisio mette in scena le vicende del nonno Giovanni, nome di battaglia “Luigi”, nato a Tagliolo Monferrato, e della sua famiglia. “Luigi è stanco” è la frase in codice che gli alleati ripetevano da Radio Londra per indicare che ci sarebbero stati lanci dagli aerei per le formazioni partigiane dell’alessandrino. Le storie raccontate sono varie e avvincenti e coinvolgono non solo la famiglia del padre Sergio, partigiano di Giustizia e Libertà, ma anche quella, genovese, della madre Ivana, staffetta tredicenne delle Brigate Garibaldi, recentemente insignita della medaglia della Liberazione.
La scelta partigiana di « Luigi » avviene quando, alla stazione di Alessandria, vede i primi treni (carichi di ebrei, zingari, omosessuali, dissidenti politici e soldati italiani) partire per i campi di sterminio del nord Europa.
Fra gli episodi più significativi, la vicenda del cugino Claudio Pesce che, malgrado fosse riuscito a mettersi in salvo durante il terribile rastrellamento della Benedicta (aprile 1944), tornò indietro e si consegnò ai tedeschi per non abbandonare il fratello Renato : entrambi moriranno nel Konzentrationslager Gusen, un sottocampo di Mauthausen. L’ordine di arresto del Comando tedesco ci narra invece la cattura di Sergio “Cencio” Alloisio, di suo fratello Remo “Pinocchio” Alloisio e della madre Rita. La figlia di “Luigi”, Stefania, nome di battaglia “Bianca”, operò a Torino nell’ “ufficio K” fondato dal partigiano ebreo Giorgio “Albertino” Latis e scortò Ada Gobetti quando quest’ultima si recò alla prima riunione del Consiglio Comunale di Torino, prima vice sindaco donna d’Italia.
Le due famiglie diventano una quando, nell’immediato dopoguerra, il padre di Gian Piero, il partigiano Sergio Alloisio, cerca di ricomporre le inevitabili tensioni che seguirono la guerra civile creando un grande spettacolo collettivo di varietà, La Pietra Filosofale, cui aderiscono molti giovani dell’Ovadese. Sergio Alloisio negli Anni Settanta fondò a Genova il gruppo Teatro Quartiere di Oregina da cui nacque l’Assemblea Musicale Teatrale.
Tra le canzoni, si ascolteranno alcuni brani che saranno pubblicati nel cd-dvd dedicato alla Resistenza, tra cui Eia Eia Trallallà, blues quasi comico che Alloisio ha dedicato al ritorno dell’ideologia nazi-fascista in Italia e in Europa, e che il 26 gennaio uscirà come singolo (Edel).
Si ascolteranno inoltre l’inedita Luigi è stanco dello stesso Alloisio, oltre che Dalle belle città di “Lanfranco” e “Cini” della III Brigata Garibaldi Liguria, una delle poche canzoni partigiane originali sia nel testo che nella musica, La Badoglieide, canzone satirica scritta durante la guerra da Nuto Revelli, da Dante Livio Bianco e da altri partigiani della IV Banda di Giustizia e Libertà in Valle Roja. A conclusione della serata, la canzone di Gaber-Luporini La Libertà.