Autore Redazione
venerdì
2 Febbraio 2018
01:35
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Politica - Valenza

Piscina: quei soldi usateli per rimettere a posto la piscina scoperta

Il Comitato pro piscina di Valenza delusa dalla gestione del problema suggerisce scelte oculate e concrete.
Piscina: quei soldi usateli per rimettere a posto la piscina scoperta


VALENZA – Un catenaccio da anni chiude l’ingresso della piscina di Valenza. Sembra un promemoria arrugginito su una vicenda che non vede una fine nonostante se ne parli da tempo. Per alcuni non è una priorità, per altri è un bene della città che contribuisce alla salute dei cittadini. Di certo è un problema che richiede una soluzione, senza false speranze. Per questo il comitato pro piscina ha deciso di metterci ancora una volta la faccia e di provare a essere costruttivo, deluso dalle ultime evoluzioni: la risoluzione del contratto con la società che avrebbe dovuto effettuare i lavori e la conseguente volontà dell’amministrazione di acquistare il manufatto.

È sparita l’idea sulla piscina purtroppo – ha spiegato Gianfranco Giansante del Comitato e a suo tempo assessore dimissionario della giunta Cassano perché deluso dalle politiche sulla struttura. La nostra delusione è legata al fatto che avremmo potuto non trovarci in questa situazione perché nell’estate 2015 si poteva non concedere la proroga ai promotori del project financing e si sarebbe chiusa la partita. Purtroppo questo non è stato fatto e così lo scenario è diventato quello che tutti conosciamo.”

Ma il passato è ormai andato perciò bisogna guardare avanti e le premesse non sono le migliori secondo il Comitato: “Noi abbiamo letto tra le pieghe del bilancio di previsione la volontà di comprare questo ‘carciofo’ a 450 mila euro. A parte la cifra, che riteniamo inadeguata visto che Vival la comprò dal Comune a cifra più bassa, ci domandiamo quale sia la finalità dell’acquisto in questione”. Secondo Giansante “visto che finalmente è stato ottenuto il pareggio di bilancio e che oggi c’è la volontà di spendere questa cifra suggeriamo invece che il denaro venga utilizzato in parte per spegnere qualunque contenzioso con chi avrebbe dovuto completare la struttura e in parte per ripristinare la piscina scoperta. La somma sarà sicuramente più che sufficiente per fare tutto.”

Il Comitato pretende comunque attenzione e responsabilità da parte di tutti. Da qui gli ultimi due appelli: “All’opposizione chiediamo un atteggiamento propositivo e che suggerisca soluzioni e idee. Infine all’amministrazione chiediamo un consiglio comunale aperto anche per rispetto delle 4 mila firme raccolte a suo tempo per difendere la struttura. Un consiglio comunale incentrato unicamente sulla piscina”.

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