6 Febbraio 2018
05:40
Marcolini, Moccagatta, fiducia: quando tre indizi fanno una prova
ALESSANDRIA – Non sarà arrivata la settima vittoria consecutiva ma domenica l’Alessandria ha dimostrato di aver comunque scalato un altro fondamentale gradino nella lunga scalata verso la rinascita: acquisire una forte consapevolezza dei propri mezzi anche quando sembra girare tutto storto, non solo quando Gonzalez inventa una magia dopo meno di 8 secondi come è successo a Livorno.
Andare sotto dopo tre minuti contro la seconda in classifica, in una giornata speciale e unica (l’ingresso storico con i “Borsalino” in testa) avrebbe potuto minare le certezze di un gruppo reduce da un filotto entusiasmante di successi. Ma non di questa Alessandria. “Una squadra di uomini veri” ha detto alla fine mister Marcolini. La sensazione che i grigi avessero potuto riequilibrare una gara nata male non è mai svanita e il pubblico del Moccagatta lo ha capito dal primo istante: “Merito del nostro pubblico se siamo andati sopra la fatica” ha aggiunto il tecnico “è una bella soddisfazione tornare a sentire lo stadio caldo e rumoroso e il boato del Moccagatta aiuta tanto. Far ritrovare questo entusiasmo era un altro obiettivo e quando c’è il giusto feeling tra società, squadra e gruppo si ha un cocktail perfetto.”
Emblematica la dichiarazione di Emanuele Gatto, uno dei volti nuovi di questa nuova Alessandria: “Sapevamo che avremmo potuto pareggiarla. Sappiamo di essere un’ottima squadra e che la classifica non rispecchia i nostri valori, stiamo facendo di tutto per scalarla.” “Siamo una squadra che ha tanta fiducia” ha aggiunto Vedran Celjak.
Ancora una volta Marcolini ha poi dimostrato di saper leggere le partite alla perfezione, prima e soprattutto durante: l’impegno “più difficile da quando è arrivato” si è infatti dimostrato tale e dalla panchina grigia sono usciti uomini in grado di poter imprimere la svolta. “Ho inserito Bellazzini come trequartista perché avevo bisogno di forzare la partita, Barlocco per la maggiore spinta e Fischnaller per poter arrivare di più alla conclusione.”
Un allenatore attento al campo ma anche alla sensibilità dei calciatori, con l’importante precisazione sui tre cambi di Nicco, Fissore e Sestu, più che mai promossi: “Sono stati sostituiti solo per motivi tattici, non certo per le loro prestazioni.”
Dove potrà arrivare quindi questa Alessandria? Il tecnico non si pone limiti.“Cresceremo ancora tutti insieme e poi col pubblico che trascina tutto diventa più facile.”
C’è ancora un sogno, “proibito” lo scorso anno e diventato chimera dopo un inizio di stagione col freno a mano tirato. Nel commentare il gol di Gonzalez, la seconda “papera” di un portiere avversario dopo quella di Piacenza, Marcolini ha però pronunciato cinque parole magiche, che possono valere anche per la meta tanto agognata dal popolo grigio: “Succede se ci si prova”.