Autore Redazione
mercoledì
21 Febbraio 2018
12:37
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Matite sbriciolate

Matite sbriciolate

“Matite sbriciolate”, scritto da Antonella Bartolo Colaleo, è la storia della prigionia del capitano Antonio Colaleo nella quale si rispecchiano le vicende dei tanti militari italiani i quali dopo la proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943 si rifiutarono di combattere a fianco della Germania; vennero arrestati e deportati verso il nord Europa, nei territori del Reich. Vissero quasi due anni nei lager nazisti, sottoposti a violenze e maltrattamenti, soffrendo la fame e il freddo.

Con alcune matite sbriciolate nelle tasche perché non fossero sottratte alle perquisizioni, il capitano Antonio Colaleo immortalò i campi di prigionia in 34 disegni: immagini di baracche, torrette e filo spinato, cieli cupi e ventosi, grandi spazi sotto la neve. Il tratto è leggero, i colori sono tenui e sfumati. Non c’è dolore in queste immagini, si percepisce solo il desiderio di estraniarsi dall’inferno del lager, di sfuggire allo squallore e alla miseria.

I militari che riuscirono a tornare in Italia non raccontarono le loro storie; scelsero il silenzio e preferirono tornare alla normalità con l’unico desiderio di dimenticare le atrocità subite.

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