Autore Redazione
martedì
27 Febbraio 2018
10:27
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Cronaca - Alessandria

Tabaccai contro il “distanziometro”

La protesta a Torino il 19 febbraio. "A rischio il posto di lavoro di 2 mila persone".
Tabaccai contro il “distanziometro”

ALESSANDRIA – Il 19 febbraio a Torino, in piazza Castello davanti al Palazzo della regione, si è svolta una manifestazione indetta dalla Fit, Federazione italiana tabaccai, e dal Sts, Sindacato totoricevitori sportivi. In tutto circa un migliaio i tabaccai presenti nel capoluogo piemontese, arrivati da varie regioni italiane, affiancati da una nutrita schiera di esercenti aderenti al sindacato di Alessandria. Con loro anche i vertici, a cominciare dal Presidente nazionale, Giovanni Risso, per arrivare al vicepresidente nazionale, Mario Antonelli, oltre al vicepresidente Giovanni Catelli, al presidente nazionale, Mario Antonelli, al vicepresidente, Giovanni Catelli, al presidente nazionale Sts, Giorgio Pastorino, e a tutto l’esecutivo Fit insieme ai presidenti provinciali Fit.

La manifestazione è stata indetta in seguito alla legge del 20 novembre 2017, la numero 9 del 2016 che ha disposto l’obbligo di disinstallare tutti gli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro che si trovino all’interno di esercizi commerciali, comprese le tabaccherie, collocati vicino a scuole, ospedali, luoghi di culto, centri ricreativi e di assistenza, e luoghi di aggregazione in generale. “Il così detto “distanziometro” imposto dalla legge regionale finirà per estirpare totalmente il gioco legale dalla regione – ha spiegato Enrico Anarratone, presidente provinciale Fit. L’attacco al mondo del gioco rischia di essere un vero colpo di grazia per le tabaccherie e per tutti coloro che vi lavorano. Probabilmente 2 mila persone rischiano il licenziamento. Il proibizionismo non è mai una soluzione e per capire quanti piemontesi siano effettivamente in cura nei Sert abbiamo chiesto alle Asl del Piemonte. Il risultato è che c’è una ludopatia su 4.500 persone mentre le persone in cura per l’alcol sono una su 990. Noi come categoria siamo contro la ludopatiaquindi il gioco presso le nostre attività è sicuro sia per la nostra clientela che per lo Stato”.

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