Autore Redazione
venerdì
6 Aprile 2018
05:00
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Cronaca - Alessandria

Ancora inagibile uno dei corridoi della scuola Bovio di Alessandria

Si sono ulteriormente allungati i tempi per sistemare il corridoio che conduce alla palestra, chiuso per la presenza di evidenti crepe lungo i muri
Ancora inagibile uno dei corridoi della scuola Bovio di Alessandria

ALESSANDRIA – Si sono ulteriormente allungati i tempi per sistemare uno dei corridoi della scuola Bovio di Alessandria. Il passaggio che conduce alla palestra dell’istituto è stato chiuso per la presenza di evidenti crepe lungo i muri. Dall’inizio dell’anno i piccoli alunni sono quindi obbligati a indossare le giacche e attraversare un tratto del cortile per fare ginnastica.

Già sollecitati i lavori a inizio febbraio, e ormai superate anche le vacanze di Pasqua, alcuni genitori dei piccoli alunni della Bovio sono tornati alla carica sulla Facebook. Il Comune di Alessandria, però, non può ancora dare il via ai lavori, ha spiegato l’assessore ai servizi educativi e scolastici Silvia Straneo. Palazzo Rosso sta attendendo la relazione sull’indagine geologica effettuata per valutare lo stato del terreno sotto il corridoio. “Pensavamo di riuscire a riaprire il corridoio dopo Pasqua ma non abbiamo ancora il responso della ditta, fondamentale per capire come procedere”. Chiudere solo le crepe sui muri non avrebbe avuto senso, ha precisato Silvia Straneo, insieme ai tecnici del Comune decisa a risolvere definitivamente il problema “che abbiamo ovviamente ereditato”.Abbiamo già fatto una serie di lavori, come togliere la pianta responsabile di alcuni danni al canale di scolo. Nessuno degli interventi, però, è stato risolutivo. Ora dobbiamo capire se il terreno regge oppure no. Io non sono un tecnico, ma credo che questo corridoio, costruito in un secondo tempo rispetto al corpo principale della scuola, non sia stato fatto a regola d’arte”. Già rimarcato più volte il disappunto sui social, i genitori degli alunni della Bovio dovranno quindi racimolare altra pazienza. Un intervento “massiccio” sulle fondazioni, ha anticipato l’assessore Silvia Straneo, potrebbe far lievitare i costi e allungare ulteriormente la procedura per dare l’avvio ai lavori.

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