27 Agosto 2013
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Il tifo e’ altro, non chiamatelo ‘ultra’
Il tifo è una cosa, gli atti vandalici e le azioni personali sono tutt’altro. La distinzione è netta e per questo i tifosi hanno preso le distanze da quanto accaduto alcuni giorni fa nella sede dei grigi. Sabato infatti un 38enne è entrato in un ufficio della sede dell’Alessandria calcio, minacciando un dirigente e buttando all’aria alcuni trofei. La definizione di ultras non ha nulla a che vedere con episodi del genere, ha spiegato in un comunicato la Gradinata Nord Alessandria, e per questo non può essere accostata alla situazione accaduta sabato. Di seguito il comunicato:
“In seguito ai fatti avvenuti sabato 24 agosto all’interno della sede dell’Alessandria Calcio 1912, l’intera Gradinata Nord e tutti i gruppi che ne fanno parte, si dissociano da tale deprecabile gesto. Il soggetto in questione, come erroneamente comunicato da alcuni organi di informazione sia locale che nazionale, non partecipa più attivamente da parecchi anni alla “vita di curva”, e ciò che è successo non deve essere in alcun modo accostato al nome ULTRAS GRIGI. Si è trattato solo ed esclusivamente di un’iniziativa prettamente personale che nulla ha a che fare con chi frequenta la GRADINATA NORD. Nel dissociarsi da tale azione, esprimiamo la nostra solidarietà alla società Alessandria Calcio 1912.”