9 Ottobre 2013
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Sacramenti ai divorziati risposati: quando anche ad Alessandria se ne parlava…
La lettera diramata dall’arcidiocesi di Friburgo sulla possibilità di riammettere le persone divorziate e risposate ai sacramenti ha riacceso i riflettori su un dibattito aperto da tempo. E anche in provincia di Alessandria l’argomento non ha lasciato indifferenti. Il parroco di Castelceriolo don Walter Fiocchi, ad esempio, è intervenuto a questo proposito su Radio Gold News: “nell’ultimo anno di episcopato di Monsignor Fernando Charrier, quando ricoprivo il ruolo di segretario e vicario per la Pastorale, avevamo ipotizzato di mettere a punto un percorso preciso, per essere vicini, a quelle coppie cosiddette “irregolari”. Spesso accade che queste famiglie rispondano a tutti i criteri che dovrebbe avere una famiglia cristianamente intesa, ma con questo grosso handicap di non poter ricevere i sacramenti. Poi col cambio del vescovo tutto si è fermato. Ora l’argomento torna di attualità” – ha aggiunto don Walter Fiocchi – “Papa Francesco ancora non si è pronunciato in maniera compiuta su questo tema, ma è certo che è una questione che gli sta a cuore. Il prossimo sinodo dei vescovi si occuperà dei temi della famiglia e dovrebbe occuparsene.” Don Fiocchi ha anche raccontato ai nostri microfoni la sua esperienza diretta di sacerdote: “in tutte le parrocchie emergono queste situazioni. Ad esempio quando ci sono le prime Comunioni e le Cresime dei catecumeni. Alcuni genitori che hanno alle spalle un matrimonio fallito e ora si sono risposati vorrebbero partecipare appieno alla festa per i figli. Cosa ho fatto io? Confortato da quello che ha ribadito Papa Francesco nell’intervista su Repubblica, penso che la soluzione spetti alla coscienza della persona. Se un fedele si presenta a far la comunione io non gliela nego. Evidentemente lo ha deciso nella sua coscienza e noi siamo tenuti a rispettare la libertà di coscienza delle persone.”
Meno radicale ma ugualmente vicina ai propri parrocchiani la posizione di don Gianni Torriggia, parroco del Duomo di Alessandria: “è molto importante accogliere queste persone. Non so cosa accadrà in futuro ma, senza dubbio, sono fedeli che vivono una situazione dolorosa. Il Signore vede questa sofferenza. Per ora ci atteniamo alle scelte della Chiesa ma l’accoglienza, l’ascolto e la bontà non devono mai mancare, soprattutto nei confronti del coniuge innocente”.
In attesa di novità nei prossimi mesi, comunque, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana ha diramato questa nota, a proposito della presa di posizione della Diocesi tedesca di Friburgo: “In questo contesto proporre particolari soluzioni pastorali da parte di persone o uffici locali può rischiare di generare confusione. E’ bene mettere in rilievo l’importanza di condurre un cammino nella piena comunione della comunità ecclesiale”.