9 Ottobre 2013
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Viabilità: ‘le modifiche vanno studiate e concertate con i cittadini. Perché non coinvolgere Politecnico e Università?’
AGGIORNAMENTO GIOVEDI’: Occorre un piano complessivo e concertato, affidato, almeno in questo momento, a chi ha competenze e strumenti per studiarlo e proporlo. Questa in sostanza la posizione della mobility manager del Comune di Alessandria, l’architetto Paola Testa, autrice di un interessante post su facebook, ripreso questa mattina nella consueta diretta da Radio Gold News. “Sono anni che rimarco la necessità, per una città di 95 mila abitanti, di una direzione. La questione è che l’ufficio traffico, che si era evoluto in una unità operativa autonoma del traffico per diventare un settore specifico e specialistico, è stato defalcato. Credo che in questa materia, molto specialistica, ci sia poca conoscenza. Invece è un tema molto delicato e non si può fare sperimentazione. Occorre fare un progetto, confrontarlo con tutte le associazioni di categoria dei vari rappresentanti dei cittadini e dopo metterlo in atto. Io vorrei capire qual è il tecnico di riferimento che propone interventi molto impegnativi. La modifica di un senso anche di una sola via ha degli esiti sul resto della città che devono essere simulati a priori. Non si possono prevedere con il ragionamento.”
All’architetto Testa abbiamo chiesto quale sia il suo pensiero rispetto alle modifiche viabili contestate dai commercianti: “penso siano state fatte in maniera puntiforme e non fanno riferimento a un ragionamento molto più ampio. La viabilità e la comunicazione ono le uniche due scienze in questo momento in grado di portare alla rinascita della città. In questo momento Alessandria non è appetibile. Sono passata ora (8.40) in piazza Santa Maria di Castello con tutte le zone blu tracciate e non c’è un’auto in sosta.”
L’argomento propone come sempre i due monoliti concettuali: ztl e possibilità di parcheggio e traffico in centro. All’architetto Paola Testa abbiamo chiesto se questi due ambiti possano raggiungere un punto comune: “si deve trovare. Io sono assolutamente per le zone a traffico calmierato. Di certo il progetto deve essere fatto con un grandangolare sulla città. Capisco che manchino gli strumenti ma credo si debbano trovare le persone. In questo senso il Poitecnico di Torino e l’Università possano essere un partner molto importante. Poi bisogna trovare le idee, seguite dal confronto con la città, infine applicare il provvefdimento“.
Su Radio Gold News nel corso della giornata, in Fm, riproporremo, alle 14.10 l’itervista integrale. Intanto l’architetto, su facebook, ha approfondito altre questioni che vi sottoponiamo. Ecco il post: “Il Codice della Strada nel 1992 inseri’ l’obbligo per i Comuni al di sopra dei 30.000 abitanti un nuovo fondamentale ufficio di programmazione, pianificazione, integrazione e sviluppo delle tematiche relative alla viabilità : L’UFFICIO TECNICO DEL TRAFFICO. Questo ufficio doveva far sì che tali città si dotassero di un documento fondamentale, IL PIANO GENERALE DEL TRAFFICO, e vide la sua nascita ad Alessandria presso il Comando di Polizia Municipale . L’ufficio traffico del comune di Alessandria sviluppo’ a seguito di approfondite indagini urbanistiche, sociali, commerciai, produttive, culturali ed infrastruturali una mappa del territorio comunale sulla base della quale fu elaborato e redatto il 1° Piano Generale del Traffico della città di Alessandria, approvato dal Consiglio Comunale nel 1996.
Nel 1998 l’Ufficio incremento’ il suo personale addetto, fino ad allora composto esclusivamente da Agenti di Polizia Municipale con tecnici , architetti, geometri , ingegneri e specialisti informatici sia del Comune di Alessandria, sia avvalendosi di collaboratori esterni . Il documento di base deve essere rivisto ed aggiornato ogni due anni, proprio per la velocita’ in cui si evolve la mobilità ed i fattori che la generano. Così , di Piano in Piano , ma soprattutto di politica sulla Mobilità in politica , la nostra città ha visto l’applicazione di provvedimenti importanti di viabilità( sensi unici, zone atraffico limitato, aree pedonali , zone 30) , di programmazione della sosta ( strisce blu) , dei parcheggi (piano parcheggi) , del trasporto (piano della Mobilita’, Bici Plan ) , della mobilità sostenibile ( bike sharing, car pooling ) attraverso l’applicazione di interventi da eseguirsi mediante la segnaletica, l’arredo urbano, gli accessori stradali e le opere infrastrutturali.
Naturalmante il Piano Generale del Traffico rappresenta sempre piu’ un fattore fondamentale di sviluppo economico e sociale di una città a condizione che esso nasca dall’ integrazione e dall’intreccio della politica con la tecnica e con le necessita’ di tutte le categorie di cittadini, ma proprio tutte (dai bambini agli anziani, dai commercianti agli industriali, dai taxisti ai pendolari, dagli studenti ai lavoratori in genere ,dai residenti ai visitatori ed ai turisti) . Questo significa che che chi amministra una città utilizza i tecnici indirizzando le politiche che intende sviluppare ed applicare , mentre i tecnici producono e propongono soluzioni rappresentando eventuali criticità e perseguendo gli obiettivi tecnici corretti. Ecco e’ una materia molto molto complessa ed ancorpiu’ nevralgica. Ma e’ da lì che una città diventa appetibile, sostenibile, accessibile, turistica e soprattutto a misura di cittadino . Ed e’ per Alessandria FONDAMENTALE per la ripresa.(insieme al decoro )
Ora, per la ripresa di Alessandria, e’ fondamentale che il Piano Generale del Traffico proceda sulla base di indagini aggiornate al momento attuale , ma soprattutto con indirizzi ben delineati , dibattuti e concertati con tutte le categorie dei cittadini . Ritengo che allo stato attuale delle cose , senza un progetto definito, si debba astenersi dal fare qualunque sperimentazione di viabilità che non parte nemmeno dall’ UFFICIO TECNICO DEL TRAFFICO , smantellato e diviso di tutti i suoi componenti, dopo 18 anni di attività seria e specialistica.
Ritengo fondamentale che una città di 95.000 abitanti abbia una DIREZIONE MOBILITA’ E TRASPORTI la quale governi sia il piano del traffico che l’applicazione dello stesso sul territorio, oltre che la gestione e l’indirizzo del trasporto pubblico, della mobilita’ sostenibile, della sicurezza stradale, della segnaletica e delle piste ciclabili. Universita’ e Politecnico partners subito!”
NOTIZIA: Un ‘black-out’ di 15 minuti per dimostrare all’amministrazione di Alessandria tutto il disappunto per le modifiche alla viabilità avviate ad agosto in pieno centro. I commercianti di via San Lorenzo, questo mercoledì mattina, alle 10, hanno deciso di spegnere le luci delle vetrine, abbassare le saracinesche, dimostrare, insomma, tutti i dubbi sulla viabilità rivoluzionata.
Davide Valsecchi del negozio Geloclub ha spiegato scientificamente il disagio patito nel centro storico: “abbiamo voluto attirare l’attenzione sulla viabilità. Abbiamo atteso per vedere come potessero funzionare le modifiche e lunedì è risultata evidente a tutti la situazioone: con il brutto tempo e il mercato in piazza Garibaldi il traffico congestionato e reso complicato, non potendo transitare da via XXIV Maggio, hanno fatto crollare il giro di vendita. Alcuni cittadini hanno addirittura chiamato per dirci che sarebbero passati ma poi hanno fatto tardi per gli ostacoli incontrati. In centro addirittura ci siamo ritrovati un enorme pulman tedesco che si è presentato in via Bergamo e non sapeva come uscire dal centro. Lo abbiamo fatto passare contromano in via San Lorenzo per poi lasciarlo uscire dai portici di piazza Marconi. Ora ci accingiamo ad arrivare al Natale e siamo preoccupati. Questa per noi non è la soluzione idonea al traffico. Abbiamo così deciso di avviare una piccola manifestazione, garbata e compatta, con tutti i commercianti per dare un segnale e invitare a rivedere le decisioni prese. Sappiamo che ci sono problemi molto importanti ma occorre risolvere anche questo. ogni confronto è benvenuto”.
Le stesse perplessità sono state denunciate da Patrizia Manenti del negozio Lemon: “già Alessandria è una città morta, adesso cambiando tutti questi sensi la situazione è peggiorata visibilmente. Ora per entrare in città bisogna fare il ‘giro dei 32’. Noi per esempio, per aprire il negozio dobbiamo partire 15 minuti prima da casa rispetto a prima.”
Luigi Boano, dell’omonimo negozio in via San Lorenzo ha aggiunto: “non c’erano solo i commercianti a protestare questa mattina, ma anche i cittadini. L’amministrazione ha cambiato i sensi di marcia nei primi giorni di agosto per dissuadere l’entrata nel centro storico. Per noi però incide parecchio visto che, da settembre, con la ripresa delle attività e delle scuole abbiamo notato un difficile arrivo dei clienti nella zona commerciale. Il cambio ha creato un blocco fisico ma anche psicologico all’accesso al centro negozio. L’unica via per entrare in centro è via della Vittoria: sta diventando una camera a gas perché tutti passano da lì. Peraltro basta che si blocci quella strada per creare un disagio impressionante”.
Il gesto è stato definito un atto simbolico per uscire da un isolamento forzato. Il centro commerciale naturale non è più appetibile per le difficoltà nel raggiungerlo, sostengono i commercianti, e ai clienti preferiscono fare compere altrove.
Contemporaneamente, questa mattina, l’amministrazione ha annunciato modifiche al progetto iniziale e ha messo in calendario incontri con le associazioni di categoria.