15 Ottobre 2013
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Ivaldi le canta tutte: ‘mi spiace per la città, ancora senza un progetto’. E si allontana dal Pd
AGGIORNAMENTO ORE 12.50: La conferenza stampa dell’ex assessore Gianni Ivaldi esordisce con questa frase: “Dopo essere stato cacciato era necessario chiarire”. Poi la manifestazione di intenti: “io non voglio fare polemiche”, eppure le polemiche arrivano eccome, bagnate dalle lacrime finali per l’esito del suo percorso.
Ivaldi, mentre parla, ha davanti a sé due pagine scritte, ma spesso va a braccio e spiega le sue ragioni dopo la decisione piovutagli addosso: l’allontanamento dalla giunta. L’introduzione è collegata al concetto di politica unito al senso di responsabilità: “io avevo tante deleghe e questo per me non è stato mai un problema anzi, un elemento di arricchimento. Ho cercato di dare a tutte le deleghe spessore e dignità, con la collaborazione della mia segreteria. Ho cercato anche di valorizzare le persone. Il concetto di buona politica credo sia tutto nel mettere insieme le persone. Non ci sono altri modi e questo per me è senso di responsabilità”. Modi che evidentemente, secondo Ivaldi, non sono stati percorsi invece dall’attuale amministrazione come si può capire dalle dichiarazioni successive: “la buona politica la costruisci partendo dalla gente e dalla valorizzazione delle risorse sul territorio. Se non c’è quello la politica si inaridisce. Non bisogna aver paura del confronto in giunta e in città. Io la coscienza ce l’ho a posto.” Poi la replica all’accusa sulla mancata assunzione di responsabilità in occasione della votazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato: “il fatto di poter leggere il bilancio alcuni giorni prima è un problema. Io so leggere un bilancio e se non sono in grado ho degli amici che sono capaci di farlo. Il bilancio esprime dei numeri e dietro dei numeri ci sono delle idee e delle scelte. In questo senso l’ipotesi di bilancio finale è stata preceduta da vari disegni: prima il part time, poi il taglio dei servizi. La mia mancata votazione non è una scelta politica ma frutto di una situazione figlia di una mancanza di rispetto“. Oltre al rispetto però, sempre secondo l’assessore, è mancato anche il confronto all’interno dell’esecutivo: “non bisogna avere paura del confronto in giunta perché quello non dovrebbe essere il luogo dove si ratificano decisioni già prese ma la sede dove si confrontano le idee. Per me questa è l’idea di giunta. Se non si vota il bilancio non è vero che manca l’assunzione di responsabilità. Anzi, c’è la volontà di portare un contributo.”
Il tema del confronto, carente in giunta, sarebbe misurabile anche all’interno della comunità: “non bisogna avere paura di misurarsi anche in città. In un anno e mezzo non aver mai fatto un’iniziativa pubblica per presentare il progetto necessario ad uscire dal dissesto è una grave mancanza. Se non si crea un metodo di lavoro dal dissesto non si esce“. Una dichiarazione condita dalla stilettata: “se non c’è confronto il rischio, anzi, è di lasciare la città peggio di come la si è trovata”.
Poi Ivaldi cavalca le accuse mosse in questi mesi dai sindacati: “forse il fattore tempo non è stato usato bene. Occorreva valutare la situazione a luglio e a settembre prendere decisioni. Il Comune è un’azienda e quindi auspico che si investa in una cultura aziendale che investa nel coraggio e negli obiettivi. Apprezzo l’impegno del sindaco ma questo impegno non riesce a incidere in modo efficace se non c’è un metodo di lavoro. Senza progetto tutta la buona volontà non basta. Parliamo di una cosa che non corrisponde all’economia di casa propria. La città è in una situazione di degrado”. Su questo Ivaldi calca la mano e puntualizza ancora: “io da giugno ho deciso di fare l’assessore a tempo pieno perchè bisogna esserci sempre quando si amministra una città. Questo è come un lavoro”. Un chiaro richiamo al ritorno a scuola, part-time, del sindaco di Alessandria.
A chi oppone a Ivaldi il perché, a fronte di tutti questi rilievi, non abbia deciso di abbandonare il suo posto l’ex assessore ha replicato così: “io ci avevo pensato però c’era una cosa che mi legava: il rapporto con la città. C’erano delle cose da fare e per questo mi scuso con quanti avevano avviato dei progetti con me”.
Infine la carrellata di lavori portati avanti nel tempo e la commozione per l’impegno profuso grazie ai “suoi collaboratori”. un congedo unito a una promessa però: “il mio impegno non finisce qui“. Alla domanda se l’impegno continuerà con il Pd Ivaldi “ride e si limita a dire: “ci saranno altre conferenze stampa”.
Non finisce qui.
FLASH: “Quando sono stato eletto non pensavo mai più che avrei affrontato una situazione come questa“. Gianni Ivaldi ha commentato così il suo allontanamento dalla giunta. Nella conferenza stampa di pochi minuti fa Ivaldi ha parlato dell’assenza di progettualità dell’amministrazione e della mancanza di condivisione delle idee con la città. L’ex assessore ha poi replicato all’acusa che ha portato alla sua cacciata: “la non votazione dell’ipotesi di bilancio non è una mancanza di responsabilità, anzi, era una critica al metodo di lavoro. Io non ho avuto i documenti necessari per avere un’idea compiuta“.
Ivaldi, commosso a fine conferenza stampa ha poi spiegato che il suo impegno politico non cesserà. Con quale partito però “sarà oggetto di prossime conferenze stampa”, lasciando intendere la frattura con il Pd.
A breve l’articolo completo.