17 Ottobre 2013
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La politica si ribella all’Osl
La politica si ribella alle dichiarazioni dell’Organismo straordinario di liquidazione. Lo fa dopo il comunicato inviato ieri alle redazioni (lo trova te qui) per spiegare alcuni punti oggetto del dibattito nei giorni passati. Un intervento che però ha provcato la reazione di Sinistra Ecologia e Libertà, seguito da quello di Giancarlo Cattaneo (Idv). Sel ha definito la posizione dell’osl “irrituale”: “i tecnici facciano i tecnici e i politici facciano i politici, ognuno nel rispetto delle norme e del proprio campo di azione. Se da un lato quindi la comunicazione dell’OSL (per i non addetti ai lavori: organismo straordinario di liquidazione cioè i tre commissari che amministrano la massa passiva del Comune) non fa che confermare la piena legittimità della rivendicazione del credito vantato e messo a bilancio dal Comune nei confronti dell’OSL medesimo, d’altra parte stupisce che lo stesso OSL indugi nel prendere posizione su dichiarazioni rese ai giornali e che fanno parte del dibattito politico e non del campo di competenza dei commissari governativi. Evitiamo nel reciproco rispetto invasioni di campo che possono mettere indebitamente sotto pressione gli organismi di controllo del Comune. L’OSL non è tenuto a emettere commenti sulle prese di posizione politiche che fanno parte del dibattito politico e giornalistico”.
A queste considerazioni si è aggiunto poi Cattaneo in una lunga disamina in cui rimprovera all’Osl un ruolo da arbitri caduti nella trappola del protagonismo: “ho letto con (credo) legittimo stupore il Comunicato dell’OSL (Organismo Straordinario di Liquidazione)in quanto tale comunicato esula dal ruolo tecnico che l’OSL dovrebbe svolgere, per entrare in un dibattito politico rispetto al quale, tra l’altro, dimostra di non essere attrezzato.
Se aderissi al teorema complottista di cui Grillo è il massimo esponente nel nostro Paese mi domanderei semplicemente: perché? Qual è, cioè, la ragione che ha indotto l’OSL a questa scelta? E subito dopo mi domanderei: cui prodest? Cioè a chi giova questa esternazione? Chi sta dietro questo Comunica Stampa?
Essendo appassionato di calcio, invece, mi limito a pensare a quegli arbitri che ad un certo punto della partita decidono di rivestire il ruolo di protagonisti e cominciano ad alzare cartellini gialli e rossi a tutto spiano e magari assegnano anche un rigore dubbio.
Perché dal punto di vista tecnico il comunicato non aggiunge e non toglie nulla a quanto era già chiaro a tutti e cioè: il Comune di Alessandria si è legittimamente insinuato nella massa passiva per un importo di circa 32 milioni di Euro che sono le somma pagate per residui passivi dal Comune di Alessandria dal 1° gennaio 2012 al 12 luglio 2012 data di dichiarazione del dissesto.
E poiché il Comune ha aderito alla procedura semplificata, tale credito potrebbe (attenzione al modo e al tempo del verbo) essere svalutato in una misura che va dal 40 al 60 per cento; e in via prudenziale lo si è fatto indicando nel fondo svalutazione titoli dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato del 2013 un importo di poco superiore a 16.400.000,00 Euro.
Mi pare che tutto questo appartenga alla categoria della banale ovvietà.
Non è ovvia, invece, l’affermazione contenuta nel punto 1) del comunicato laddove si dice che non ha importanza se il credito del Comune di Alessandria sia privilegiato o meno perché comunque esso sarà (attenzione al modo e al tempo del verbo) svalutato avendo accettato la procedura semplificata. Perché non è normativamente così, in quanto quei creditori privilegiati che non ritenessero di aderire alla transazione riducendo il loro credito, costringerebbero l’OSL ad accantonare una somma pari al 100% del credito vantato. E’ tecnicamente vero quello che affermo, chiedo all’OSL, e se è vero perché è stata fatta una affermazione solo parzialmente vera dal punto di vista tecnico?
Ma è sui punti 2), 3) e 4) del comunicato che entrando nel merito del dibattito politico l’OSL mi consente di contraddire e chiarire le argomentazioni emerse con argomenti politici.
Cosa sostiene l’OSL? “Non è possibile aprioristicamente sostenere che tale importo sia stato speso in modo improprio” e poi ancora “non si comprende l’affermazione che i 32 milioni sono soldi della comunità alessandrina e alla comunità alessandrina devono tornare” e si lancia in una appassionata difesa della assoluta legittimità dei pagamenti effettuati dalla Amministrazione Fabbio nei mesi del 2012 che hanno preceduto il dissesto”.
Ma è proprio sicuro l’OSL che fosse compito suo prendere le difese della passata amministrazione? Perché il ragionamento che è stato fatto ha ben diversa consistenza e fondatezza e non è attaccabile con le banali affermazioni portate dall’OSL.”