14 Novembre 2013
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Genitori contro il piatto unico. Rita Rossa: ‘tre settimane per decidere, vi chiedo un giudizio oggettivo’ [VIDEO]
AGGIORNAMENTO ORE 14: su Radio Gold News è intervenuto Mauro Goglino, presidente del Comitato Mensa che, ai nostri microfoni, ha fatto una precisazione. “Nell’incontro di ieri è stata l’amministrazione comunale a ribadire la volontà di proseguire col piatto unico per le prossime cinque settimane. Il Comitato Mensa ha preso atto di questa decisione e verificherà il gradimento attraverso un monitoraggio attento sulle famiglie”.
AGGIORNAMENTO ORE 11.30: si è concluso l’incontro tra i genitori contro il piatto unico e il sindaco di Alessandria, Rita Rossa. questa la proposta finale del primo cittadino ai genitori. “Da lunedì abbiamo introdotto il piatto unico solo una volta a settimana, un piatto unico più ricco di prima. Mi prendo tre settimane per valutare la situazione e chiedo a voi di valutare in modo oggettivo le modifiche introdotte lunedì. Ho chiesto di mettere le lasagne come piatto unico e di mantenere cibi come riso, tacchino, polpette e pizza. Ci prendiamo il tempo necessario per decidere, ma ve lo anticipo per onestà non necessariamente la vostra proposta di tornare al menù tradizionale sarà accolta.”
AGGIORNAMENTO ORE 11.10: ora sta parlando l’assessore al Sistema Educativo Maria Teresa Gotta. “Ho insegnato per 38 anni, gli ultimi 20 nel tempo pieno. Ho esperienza diretta delle reazioni dei bambini e dei genitori. Ho riflettuto il tema. Il momento del pasto è educativo, soprattutto per i bambini che fanno il tempo pieno. La giornata completa a scuola comprende anche la condivisione del pasto insieme. Le abitudini alimentari dei bambini a scuola non è identico di quello a casa. Se un bambino dice che non gradisce il piatto gli altri possono seguirlo. Il piatto unico deve contenere i valori nutrizionali del primo e del secondo. Gli sprechi continuano a essere tanti se c’erano il primo e il secondo, ora diminuiscono col piatto unico”.
AGGIORNAMENTO ORE 10.55: così un genitore, rivolgendosi al sindaco Rossa. “Ci hanno imposto questo menù. La maggioranza dissente da questo menù. Abbiamo avuto ostruzionismi per raccogliere le firme all’interno delle scuole. Lei sindaco dovrebbe prenderne atto. Si dovrebbe tornare al menù precedente. Sono state diffuse delle fotografie veritiere sul piatto unico e c’è una grande discrepanza“.
AGGIORNAMENTO ORE 10.45: prosegue il dibattito tra i genitori e il sindaco Rossa. Così il primo cittadino di Alessandria: “la proposta di un giorno di piatto unico è arrivata dal comitato mensa. Ricevendovi riconosco che la posizione maggioritaria è la vostra. Abbiamo chiesto di arricchire il piatto unico, dando l’alternativa della pasta in bianco e sto contrattando per una fetta di prosciutto”.
AGGIORNAMENTO ORE 10.35: ancora il sindaco Rossa ai genitori:”abbiamo chiesto all’azienda di modificare la composizione del piatto unico. Mi hanno detto che i piatti della settimana sono più graditi. Abbiamo chiesto di ridurre da due a un giorno e di arricchirli”.
AGGIORNAMENTO ORE 10.28: prosegue il confronto tra genitori e il sindaco Rita Rossa. Così il primo cittadino di Alessandria: “La maggioranza dei genitori chiede un ritorno al menù tradizione e noi abbiamo pensato di inserire il piatto unico solo un giorno a settimana. Oggi Aristor per noi è soggetto terzo. Il controllo della qualità del cibo e il modello di erogazione sono per noi comunque un fattore fondamentale. Stiamo elaborando un protocollo di intesa che conferisce al comitato mensa la potestà di controllo con la possibilità di contattare l’autorità competente in caso di problemi. Non è un fatto sottinteso.”
AGGIORNAMENTO ORE 10.20: i genitori sono a confronto col sindaco di Alessandria, Rita Rossa. “Anche la mediazione del piatto unico è un suggerimento del comitato mensa. A settembre la proposta era di un giorno a settimana. Nella riunione di lunedì si era determinata una condizione di scarso gradimento ma ricordo che c’è gente che chiede il piatto unico lo vorrebbe.”
AGGIORNAMENTO ORE 10.15: l’assessore ai Servizi Educativi del comune di Alessandria, Maria Teresa Gotta, riceverà tutti i genitori in sala consigliare.
AGGIORNAMENTO ORE 10.05: in attesa dell’incontro con l’assessore Gotta, Alessandro uno dei genitori che ha organizzato la protesta è intervenuto a Radio Gold News:”il piatto unico può essere adottato ma attraverso una concertazione con i genitori. Invece ci è stato imposto. Dopo il pagamento dei 150 euro di iscrizione. Da mercoledì prossimo noi lo rifiuteremo e daremo noi da mangiare ai nostri figli.”
AGGIORNAMENTO ORE 10: un gruppo di genitori si sta recando negli uffici di Palazzo Rosso per potersi confrontare con l’assessore ai Servizi Educativi, Maria Teresa Gotta.
AGGIORNAMENTO ORE 9.54: sono circa cinquanta i genitori che si sono radunati in piazza della Liberta. Questa la protesta di alcune mamme, intervistate in diretta su Radio Gold News: “oltre alla questione del piatto unico vorremmo cambiare la qualità del cibo. Stiamo pensando di preparare noi il pranzo. L’accordo tra il Comune e il Comitato Mensa? Non ci hanno chiesto un parere. E poi il piatto unico lo somministrano ben tre volte a settimana, non tre. Vorremmo proprio sapere quale nutrizionista ha dato parere favorevole, preferiremmo che fosse esterno.”
AGGIORNAMENTO ORE 09.32: Sono già una quarantina i genitori presenti in piazza della Libertà ad Alessandria, sotto il Comune. Protestano contro il piatto unico una volta a settimana somministrato agli studenti.
NOTIZIA: Sono sempre più agguerriti i genitori contrari al piatto unico nelle mense scolastiche di Alessandria. La pagina facebook “sciopero ad oltranza per il piatto unico Aristor” ha ormai raggiunto quasi 500 adesioni e proprio questo giovedì mattina un gruppo di mamme e papà si ritroverà alle 9.30 sotto il Comune di Alessandria per ribadire la propria contrarietà al nuovo menù. L’intesa raggiunta tra il Comitato Mensa cittadino e l’amministrazione comunale, con la proposta di proseguire con la sperimentazione una volta a settimana, introducendo però nuove portate “più ricche, gustose e appetibili” e prevedendo comunque sempre, in alternativa, pasta o riso in bianco, non ha comunque convinto il gruppo di genitori. Anzi, l’intesa raggiunta ha addirittura spinto una mamma a rassegnare “le dimissioni irrevocabili” da componente del Comitato Mensa Cittadino. Demoralizzata per essersi sentita “l’unica voce fuori dal coro che ha perorato la richiesta dei genitori per l’abolizione del piatto unico“, Cristina, come ha scritto su facebook, sarà questo giovedì tra i genitori che manifesteranno sotto Palazzo Rosso. L’introduzione del piatto unico nelle mense, ha ribadito Alessandro Ante, papà di un alunno della De Amicis e tra gli amministratori della pagina facebook, “era una scelta che doveva essere ponderata con più attenzione“. “La sperimentazione si è rivelata un fallimento – ha aggiunto ai microfoni di Radio Gold News – Nelle passate settimane molti bambini non hanno gradito il piatto unico e non l’hanno mangiato, senza tra l’altro avere neppure una alternativa. Come genitori abbiamo pagato i 4 euro senza avere alcun tipo di servizio in cambio. Molti bambini o mangiano il primo o il secondo e si serve una sola portata e basta, succede quello che è capitato nelle passate settimane. I bambini non mangiavano nulla a pranzo e una volta usciti da scuola sbranavano merende su merende e poi non cenavano“.
Il gruppo di genitori “stanco di dover subire le decisioni altrui” ha aggiunto Alessandro, non ha intenzione di cedere neppure di fronte alla nuova sperimentazione proposta nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale. “Ancora una volta non c’è stata concertazione. Noi subiamo sempre le decisioni di qualcuno, che sia l’amministrazione o il Comitato Mensa. Visto che ci sono di mezzo dei bambini, i nostri bambini, oltre al parere dell’Asl e del nutrizionista credo sia fondamentale tenere conto dell’opinione dei genitori. L’introduzione del piatto unico non doveva essere affrontata come ha fatto l’amministrazione e per questo non possiamo accettare quello che poi, alla fine, il Comitato Mensa ha accettato. I genitori contrari al piatto unico iscritti alla pagina facebook sono ormai quasi 500 e il Comitato Mensa avrebbe dovuto tener conto anche delle nostre richieste. Noi chiediamo all’amministrazione di fare un passo indietro per poi farne tre in avanti, tutti insieme. Abbiamo preso atto della disponibilità del sindaco alla firma del protocollo per permettere al Comitato Mensa di avere libero accesso ai luoghi deputati alla preparazione dei cibi, ma ci è sembrato un po’ uno specchietto per le allodole“.
Dopo la protesta di questo giovedì, ha concluso Alessandro, dalla prossima settimana scatterà poi il boicottaggio del piatto unico. “Abbiamo preparato dei volantini che si possono scaricare e poi stampare dalla pagina facebook. Nel foglio si dice semplicemente che non si vuole usufruire del piatto unico, ma mangiare il pranzo che verrà preparato dalle famiglie e portato a scuola dai bambini. Inizialmente avevamo pensato di andare a prendere i nostri figli all’ora di pranzo, ma molti genitori in questo modo non avrebbero potuto partecipare alla protesta. Da qui l’idea di boicottare il piatto unico, facendo consumare ai nostri figli un pranzo preparato a casa nel giorno del piatto unico“.