16 Novembre 2013
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Zonta e il rugby provinciale insieme per ‘placcare’ la violenza sulle donne
La violenza sulle donne non è un problema di genere a cui dare una risposta di genere. Per questo Zonta International coinvolge uomini e donne insieme contro il femminicidio e contro ogni forma di violenza sulle donne. La campagna “Giù le mani dalle donne” è iniziata nel 2013 e vedrà un’altra giornata importante questa domenica. Anche in provincia di Alessandria, come in tutta Italia alle 14.30 scatterà il minuto di silenzio per dire “No al Femminicidio” prima dell’avvio delle tre partite di rugby del campionato di serie C regionale. Per Alessandria-Airasca, Dertona-Gavi e Acqui Terme -Cuneo le socie di Zonta Club Alessandria saranno in campo al fianco delle squadre con striscioni e pettorine con il chiaro invito “Giù le mani dalle donne”.
Il 17 Novembre è la data che ricorda la firma della Risoluzione 54/134 con la quale nel 1999 le Nazioni Unite proclamavano la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Zonta ha ottenuto la collaborazione della Federazione Italiana Rugby dopo l’ottimo esito avuto nel 2012 quando la Drola Rugby, prima squadra italiana composta da soli detenuti iscritta ad un campionato (serie C regionale) fu coinvolta nell’iniziativa grazie all’Associazione Ovale oltre le sbarre. La Drola scenderà in campo anche quest’anno con le pettorine Giu’ le mani dalle Donne all’interno delle mura del carcere Lorusso & Cotugno nella partita contro Ivrea. Zonta sarà rappresentato dalla Governor Nadia Biancato, dalla responsabile del progetto, il noto avvocato penalista torinese Nadia Garis, dalla presidente di ZC Alessandria, Oria Trifoglio e numerose altre società.
“La disponibilità della Federazione Italiana Rugby, il coinvolgimento della Amministrazione Penitenziaria sono segnali forti di una attenzione che vuole portare ad un cambiamento culturale, senza il quale non e’ possibile attuare i presupposti per l’eliminazione della violenza sulle donne” ha detto la Governor di Zonta, Nadia Biancato “il dramma della violenza subita dalle donne in Italia e le conseguenze sulla società devono divenire consapevolezza comune, impegno di tutti per un profondo cambiamento insito in ognuno di noi. La violenza sulle donne si elimina con il rispetto reciproco. Ecco perché abbiamo scelto lo sport come veicolo di informazione ed in particolare il rugby, i cui valori sono la lealtà sportiva, l’onesta ed il coraggio: la nostra azione di advocacy vuole dare far sentire le donne vittime di violenza meno sole, perché sappiano che se denunciano una violenza subita saranno accompagnate nel percorso che le riporterà ad appropriarsi della loro vita”.