3 Gennaio 2014
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Casale pronta ad abbracciare don Bosco
Mancano ormai solo un giorno all’arrivo dell’Urna di San Giovanni Bosco a Casale Monferrato.
Il simulacro, con le reliquie del fondatore dei Salesiani, sarà infatti accolto in piazza Mazzini alle 14 di sabato pomeriggio. Per l’occasione è stata preparata una grande cerimonia di benvenuto, a cui parteciperanno sia il vescovo Alceste Catella che il sindaco Giorgio Demezzi, celebrando quello che è stato definito il ritorno di don Bosco a Casale.
Il corteo, formato dai ragazzi degli oratori casalesi e accompagnato dalla Banda Musicale di Trino, si snoderà poi lungo via Liutprando, accompagnando l’Urna all’interno del Duomo, dove rimarrà fino a domenica.
La prima celebrazione, in programma per le 15,30, sarà inoltre arricchita dall’ordinazione diaconale del giovane seminarista di Villanova, Francesco Mombello. Nella notte di sabato, a partire dalle 21, si svolgerà invece la veglia dei giovani, preceduta dalla possibilità di accedere al sacramento della riconciliazione.
L’Urna rimarrà nella Cattedrale ancora per tutta la mattinata di domenica. Alle 10,30 si terrà la Comunione dei giovani delle parrocchie, seguita alle 12 dalla messa officiata dal vescovo Catella. Nel pomeriggio invece, attorno alle 14, l’Urna sarà trasferita nell’Oratorio dei Salesiani per un ultimo momento di animazione e preghiera, prima della sua partenza in direzione di Asti.
Inoltre, nei due giorni di permanenza a Casale, presso L’Istituto Sacro Cuore di Gesù di Corso Valentino sarà allestita una mostra fotografica e documentaristica dedicata alla figura don Bosco.
La peregrinazione dell’Urna di Don Bosco, fortemente voluta dall’Ispettoria Salesiana in vista del Bicentenario della nascita del Santo (16 agosto 2015) sarà ,allo stesso tempo, un’occasione per tornare alle origini, riscoprendo le radici che legano la figura di don Bosco a questo territorio, ma anche per aprire una porta sul domani. «Don Bosco è di casa qui – ha commentato ai microfoni di Radio Gold News don Roberto Gorgerino, direttore dell’Opera Salesiana di Casale – Dopo Valdocco e Torino, il Monferrato è appunto il luogo dove ha aperto le prime Case Salesiane. La presenza di Don Bosco è ancora molto sentita nella città di Casale e la sua gioventù ha ancora bisogno di vedere in lui una guida, un punto di riferimento. Soprattutto in un momento difficile come questo, mi auguro che la sua visita riporti freschezza e li riempia di entusiasmo, insegnandogli a non avere paura del futuro».