6 Giugno 2018
05:00
Alla festa dell’Arma il Colonnello Scandone saluta la provincia
ALESSANDRIA – La festa dell’Arma dei Carabinieri non è un momento “autocelebrativo” ma una giornata per “ricordare insieme” perché “più si riesce a guardare indietro, più avanti si riuscirà a vedere“. Con queste parole il Colonnello Enrico Scandone ha salutato Carabinieri, Autorità e cittadini che martedì 5 giugno si sono radunati nella caserma “Scapaccino” di Alessandria per il 204° anniversario della fondazione dell’Arma.
Scandone, ha annunciato, a settembre lascerà la provincia per raggiungere il Comando Generale dei Carabinieri a Roma dopo 3 anni “bellissimi”, dove non sono mancati momenti “difficili” e a volte “molti tristi”. Chi non dimentica, infatti, non può non rivolgere il primo pensiero a chi non c’è più. Dai Carabinieri morti durante la Prima Guerra Mondiale, ricordati anche con la mostra di cimeli d’epoca allestita alla Scapaccino dall’Appuntato Scelto Roberto Di Tanno e dal giovane studente di Viguzzolo Matteo Leddi, ai militari in servizio nell’Alessandrino prematuramente scomparsi negli ultimi anni. Il Comandante provinciale li ha ricordati per nome e grado: il Luogotenente Stefano De Negri, il Maresciallo Maggiore Pier Aldo Martinelli l’Appuntato Scelto Valter Giuffrè e il giovane Maresciallo Massimiliano Milli.
Nel giorno della festa dell’Arma il Colonnello Scandone non ha dimenticato neppure il lavoro dei Carabinieri oggi in congedo e, ovviamente, l’impegno quotidiano dimostrato da tutti i 700 militari del Comando provinciale in servizio, alcuni diventati “amici fidati” come il Colonnello Valerio Genovese. Nell’ultimo anno, ha sottolineato con orgoglio Scandone, i Carabinieri hanno individuato gli autori di quasi 3.000 reati, fatto scattare circa 400 arresti, quasi 3400 denunce e sequestrato oltre 800 kg di droga. Molte di quelle operazioni il Colonnello le ha illustrate accanto ai Comandanti del Reparto Operativo, il Tenente Colonnello Giuseppe di Fonzo, e del Nucleo Investigativo, il Tenente Colonnello Giacomo Tessore e ai Comandanti delle 5 Compagnie dell’Alessandrino, i Capitani Claudio Sanzò (Alessandria) Ferdinando Angeletti (Acqui), Christian Tapparo (Casale), Marzia La Piana (Novi Ligure) e al Maggiore Carlo Giordano (Tortona).
Loro, ha spiegato, sono “i veri motori dell’Arma sul territorio” insieme ai Comandanti delle 56 Stazioni e a tutti i militari di ogni ruolo e grado. Uomini e donne ‘in divisa’ che nell’ultimo anno non hanno solo presidiato il territorio con 35 mila pattuglie, ma anche promosso la legalità e la lotta al bullismo incontrando 4600 studenti della provincia. “Massima” è stata anche l’attenzione verso gli anziani, che proprio nelle ultime settimane si è concretizzata in un opuscolo con i consigli dell’Arma dei Carabinieri contro le truffe, stampato in 30 mila copie distribuite anche in parrocchie e farmacie della provincia.
“Orgoglioso” di essere stato il Comandante di tutti i 700 militari dell’Alessandrino, Scandone martedì ha premiato con forse maggiore emozione i 25 Carabinieri che si sono particolarmente distinti in servizio. Lasciare Alessandria e la caserma Scapaccino, dove era entrato la prima volta da bambino seguendo il papà, anche lui ufficiale dell’Arma, non sarà facile. In provincia il Colonnello ha trovato grande “collaborazione e lealtà” in tutte le componenti dell’Arma, dalla territoriale alla forestale, ai Nas, Noe, Ispettorato del Lavoro e in tutti gli altri soggetti cui operano quotidianamente i Carabinieri in provincia. Un territorio che, guardando alla commozione del Prefetto Romilda Tafuri, in questi tre anni ha invece potuto vedere nel Colonnello una persona dalla grande umanità prima ancora che un ufficiale dell’Arma.