17 Gennaio 2014
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Protesta pacifica del popolo No Tav a Voltaggio
AGIORNAMENTO: dalle 6 di questa mattina centinaia di manifestanti No Tav in arrivo da Piemonte e Liguria sono a Voltaggio di fronte al cantiere con striscioni, caricature dei politici (Cota e il sindaco di Voltaggio tra i più colpiti dallo scherno) e megafoni. La piogia battente ha costretto i manifetstanti a coprirsi sotto i tendoni allestiti. La protesta continuerà per tutta la giornata sotto la sorveglianza della Digos
NOTIZIA Chiamata a raccolta per il popolo No Tav questo sabato a Voltaggio. Comitati e i cittadini contrari alla realizzazione del Terzo Valico dalle 6 del mattino si ritroveranno al cantiere di Voltaggio, lungo la strada provinciale 160, dove da alcune settimane “si lavora 24 ore su 24 senza sapere cosa si stia esattamente facendo” ha denunciato il comitato No Tav Terzo Valico. Quella di sabato sarà una protesta “pacifica, ma non simbolica“, ha spiegato a Radio Gold News Claudio Sanita. Nessuno operaio entrerà in cantiere. Strada sbarrata anche per i camion. “Sarà una giornata concreta, come del resto quella di Arquata, dove avevamo divelto le recinzioni di uno dei cantieri. Quello di Voltaggio sarà un blocco reale per dimostrare che si può continuare a lottare a lottare contro un’opera inutile che, a preventivo, costa 6,2 miliardi di euro, che distruggerà l’acquedotto di Arquata ed esporrà i cittadini al rischio di respirare fibre di amianto”. Chiamati a raccolta tutti i cittadini piemontesi e liguri contrari alla realizzazione dell’opera, il Comitato No Tav Terzo Valico ha quindi previsto due diversi punti di concentramento dei manifestanti. Per i piemontesi il ritrovo è alle 5.15 al posteggio del cimitero di Voltaggio. Per i liguri il ritrovo, sempre alla stessa ora, è invece in piazza Molini di Voltaggio. “Il movimento contro il Terzo Valico si è rimesso in moto a gennaio 2012, quando venne rifinanziato il primo lotto dei lavori. Da allora siamo cresciuti sempre di più, abbiamo fatto oltre una decina di manifestazioni, bloccato centinaia di espropri. Nonostante tutto continuano però a dirci che “vogliono il Terzo Valico”. A questo punto non possiamo fare altro che resistere, convinti di vincere questa battaglia. Oggi resistere significa bloccare i cantieri. Lo faremo sabato tutti quanti insieme a Voltaggio e continueremo a farlo anche nelle prossime settimane”.