4 Luglio 2018
00:57
Poligono della Scuola di Polizia fermo: i sindacati protestano
ALESSANDRIA – I 370 allievi del 200° e 202° corso per Agenti della Scuola di Polizia di Alessandria e migliaia di poliziotti delle Questure e dei dei Reparti del Piemonte e delle vicine regioni non possono allenarsi al poligono di tiro della Scuola. Lo dicono sconcertati e amareggiati Antonio Antonacci e Giovanni Orabona, rispettivamente Segretari provinciali della Uil Polizia e del SILP CGIL. Lo stop, che continua da 40 giorni, è da imputarsi al blocco del software che gestisce lo spostamento delle sagome. Un problema risolvibile pagando alla ditta poco più di 3 mila euro per la riparazione.
Nel frattempo le due organizzazioni sindacali hanno chiesto al direttore della scuola, Bruno di Rienzo, di permettere agli Allievi Agenti e i tiratori che accedono al poligono di apporre manualmente le sagome di carta sulla linea di tiro, superando così il blocco elettronico, così come già praticato in passato in analoghe circostanze e così come svolto all’interno della Scuola di Polizia di Piacenza”. Questa operazione però non è stata ancora consentita, sostengono i sindacati, perché per i dirigenti della Scuola è necessario verificare “con alcuni rilievi ambientali, la sicurezza della galleria di tiro”. Uno stop non gradito alla Uil Polizia e al Silp CGIL che parlano di “decisione inconsistente, contradditoria e pretestuosa che spingerà i Reparti di Polizia del Piemonte e fuori regione a sottoscrivere contratti molto onerosi con i poligoni di tiro esterni, senza risolvere stabilmente e nell’immediatezza il problema della formazione al tiro del personale di Polizia.” Per queste ragioni le due sigle sindacali preannunciano una manifestazione di protesta sotto la Prefettura di Alessandria.