4 Settembre 2018
13:31
Antologica su Lucio Fontana: ad Acqui quasi 3 mila biglietti venduti
ACQUI TERME – Domenica 2 settembre ha chiuso i battenti la 47^ dedicata a Lucio Fontana: 2.958 i biglietti venduti, 23.262 euro l’incasso, a cui si aggiungono la vendita di cataloghi, volumi e manifesti per un importo totale pari a 2.261 euro. L’esposizione era composta da 34 opere diversamente realizzate per tecniche, tipologie e formati, compresi i famosi Concetti Spaziali – Attese, caratterizzati da uno o più tagli verticali netti con cui l’Artista incide la tela monocroma.
Inoltre, nella mostra erano presenti lavori in ceramica e bronzo, da un’installazione multimediale e da alcune fotografie di Ugo Mulas. Un valore complessivo di opere mai raggiunto nelle precedenti Antologiche, pari a 23,6 milioni di euro.
«Per la cultura di Acqui Terme – dichiara l’assessore alla Cultura Alessandra Terzolo – è stato un importante passo in avanti. Ci siamo discostati dal solco più commerciale per puntare all’obiettivo di elevare l’offerta culturale. Un passaggio non semplice. Abbiamo avuto il coraggio di fornire una offerta culturale di alto livello affrontando tematiche nuove e artisti come Lucio Fontana, che sebbene meno noti di altri si sono distinti per la loro eccezionalità a livello internazionale. La logica che muove un’Amministrazione non deve essere meramente imprenditoriale, finalizzata a fare botteghino, ma deve essere mossa dall’intento educativo, per fornire ai cittadini la possibilità di ampliare le proprie conoscenze».
«Sono soddisfatto – sottolinea il curatore Adolfo Carozzi – la mostra è stata molto apprezzata da tutti i collezionisti per la qualità e l’importanza delle opere esposte. A mio avviso, per l’autore e per noi, si tratta di un ottimo risultato: Fontana non rientra certamente nella categoria di artisti molto noti tra i non addetti ai lavori, nonostante sia uno dei più grandi del dopoguerra. Questa è una mostra meno popolare. Si tratta, nei numeri, comunque di un successo per un artista italiano contemporaneo, anche rispetto a precedenti edizioni dell’Antologica, che si fermavano a 800-900 biglietti venduti».
Curata dall’architetto Adolfo Francesco Carozzi, la mostra ha potuto godere di un allestimento che, facendo esplicito riferimento a quanto sostenuto nel Manifesto tecnico dello Spazialismo del 1951, ha riproposto un ambiente “urbano” caratterizzato da alcuni elementi di finitura costruttiva propri dell’architettura postbellica.
«Abbiamo ospitato un artista irriverente e provocatore – conclude il sindaco Lorenzo Lucchini –, che ho imparato a conoscere grazie al curatore della mostra Adolfo Francesco Carozzi. Una mostra di qualità molto alta, su cui si è lavorato spesso in emergenza dopo le vicende del Palacongressi che ci hanno costretto a trovare un nuovo spazio espositivo. Ne sono enormemente dispiaciuto perché era un’esposizione nata e progettata su un diverso approccio, ideata per far partecipare anche una fascia di età giovanile grazie a eventi collaterali organizzati attorno alla rassegna di Lucio Fontana. Sarebbe stato maggiormente gratificante riuscire a mantenere la mostra oltre le aperture scolastiche, come ci eravamo prefissati. Ringrazio l’impegno che hanno messo in campo gli uffici comunali, i ragazzi delle visite guidate e gli addetti alla biglietteria. Voglio ringraziare i nostri sponsor, che hanno permesso questa manifestazione».
L’amministrazione di Acqui ha ringraziato per il patrocinio alla Provincia di Alessandria e per il sostegno economico alla Regione Piemonte, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, a Egea Commerciale, ad Amag, a Cuvage, alla Imeb srl, alla Notari srl, a Pompe Garbarino Spa e a La Stampa, media partner.