14 Aprile 2014
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Uno squillo di bomber Ferrari fa impazzire il Moccagatta. [FOTO] Alle 21.05 la replica di Gold Sport Lunedi’ con Spighi
AGGIORNAMENTO: sarà Mirco Spighi l’ospite di questa sera di Gold Sport Lunedì, l’approfondimento settimanale dedicato ai grigi. Appuntamento alle 18.05 su Radio Gold News, per intervenire in diretta potete chiamare lo 0131/221887.
NOTIZIA: Finalmente l’Alessandria è di nuovo nella terza serie nazionale. Il Moccagatta festeggia l’evento con un tripudio grigionero che parte dalle calze della piccola Di Masi per arrivare al muro di tifosi della Curva Nord.
Mister D’Angelo ripara alla squalifica di Mora spostando Spighi sulla sinistra e inserendo Sampaolesi a destra, in mezzo alla mediana opta per Tanaglia al posto di Valentini, non al meglio della condizione. In attacco la scelta cade su Scotto e Marconi. Dopo il primo quarto d’ora a ritmi bassi al 16esimo la prima grande occasione è di marca grigia: tiro da fuori di Cavalli deviato da un difensore, grande intervento di De Deo che mette in corner. Quattro minuti dopo doppia occasione per l’Alessandria: prima Spighi perde il tempo a centro area, poi sullo sviluppo dell’azione incornata da buona posizione di Marconi che si spegne a lato. Nella ripresa al 15esimo incredibile errore di Rantier, entrato dalla panchina. Cross dalla sinistra di Spighi, il numero 16 sbaglia un rigore un movimento con il portiere avversario fuori gioco. Alessandria che per oltre 70 minuti fatica sopratutto negli ultimi 16 sedici metri. Ma a portare in cielo i grigi come nelle più belle storie c’è Fausto Ferrari, alla prima presenza stagione. L’attaccante grigio al 21esimo del secondo tempo esordisce dopo un lungo infortunio e bastano solo 4 minuti per porre il sigillo più sognato. Il numero 18 grigio è bravo a riprendere una respinta corta del portiere dopo un tiro da fuori di Scotto e il Moccagatta impazzisce per la rete che vale una stagione. Gli ultimi minuti sono solo accademia per poi festeggiare tutti insieme l’agognato traguardo. La C unica, il calcio che conta e gli stadi importanti. Tutto quello che questa città, questa dirigenza ma soprattutto questi tifosi meritano.
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Photogallery di Ilaria Cutuli
A fine partita il presidente Luca Di Masi ha annunciato che l’accordo col ds Menegatti, in scadenza, non sarà rinnovato. Chi al suo posto? “Lo sappiamo in due, non è nessun nome che ho letto sui giornali in questi giorni. Ringrazio Menegatti, una persona umanamente meravigliosa, il mio “primo” direttore sportivo che spero di ritrovare da avversario. Mister D’Angelo? La sua conferma dipenderà dal nuovo direttore sportivo, io non imporrò alcuna scelta ma il nome del mister, in una ipotetica rosa ci sarà per tutto quello che ha fatto.”
“Nel primo tempo abbiamo avuto molte occasione” ha detto mister D’Angelo “queste partite o le sblocchi subito oppure rischi di fare fatica perché sale il nervosismo e la stanchezza. Alla fine abbiamo vinto e questo è quello che conta, anche perché credo sia giusto così. Sono contento per tutti ragazzi, sono stati molto bravi. Ora l’obiettivo è mantenere questa posizione. Ferrari? Lo sport è bello anche per questo? Forse se non si fosse fatto male non sarei diventato l’allenatore dell’Alessandria.”
“E’ stata una domenica particolare, perché ho visto lo specchio della stagione” le parole di Fausto Ferrari, l’uomo della partita “Il destino è stato un po’ dalla mia parte. Volevo lasciare un segno in questa città e a questo pubblico, che mi aveva visto solo da avversario. Qui sono stato accolto in una certa maniera e avevo bisogno di una piazza di questo tipo. Sono molto contento, sentire il calore quando sono entrato in campo è stato bellissimo. Abbiamo ancora due partite e vogliamo arrivare secondi perché questa squadra se lo merita”.
“Ci siamo ripresi una parte di quello che ci hanno tolto tre anni fa” ha concluso Vincenzo Cammaroto “E’ la vittoria di questo gruppo. Spero per l’Alessandria Calcio e per la gente che c’è intorno sia solo l’inizio di quello che vuole realizzare il Presidente. Ora abbiamo ancora due partite e noi vogliamo fare di tutto per arrivare dietro il Bassano.”