29 Aprile 2014
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La piscina di Valenza e le polemiche senza fine
La nuova piscina di Valenza non ha pace. A rendere ancora più intricata la vicenda ora anche le perplessità del Collegio dei Revisori come ha spiegato la minoranza attraverso una interrogazione presentata nei giorni scorsi: “il Collegio – ha illustrato Mauro Milano – consigliere comunale del Partito Democratico – ha espresso perplessità ed incertezze sulla sostenibilità finanziaria del project financing della piscina (praticamente le stesse che ci avevano spinto a votare contro) e per questo abbiamo proposto di revocare, in autotutela, la delibera di pubblico interesse. Questo per evitare, finché sia possibile, danni futuri a Valenza, ai valenzani e alla piscina medesima. Abbiamo chiesto di discutere la proposta di revoca di questa delibera perché il parere del Collegio pur mantenendo un parere favorevole alla percorribilità tecnica del progetto si incentra moltissimo sugli stessi dubbi che avevamo sollevato noi. In particolare le perplessità sono legate alla sostenibilità economico-finanziaria dell’operazione dal punto di vista del tempo e sulla tutela dell’ente nel caso di inadempienze da parte di chi si aggiudicherà il bando”.
A questo punto la minoranza ha chiesto che “in attesa della valutazione della proposta di revoca della deliberazione di Consiglio Comunale n. 97 del 18.12.2013, l’Amministrazione sospenda, in autotutela, l’iter attualmente in corso, secondo quanto previsto dalla normativa. La richiesta – ha spiegato ancora Mauro Milano – deriva dal fatto che è necessario valutare meglio questi aspetti di sostenibilità prima di dare il via all’operazione. Al contrario sarebbe molto più oneroso e complicato tornare indietro”.
Insieme a questa richiesta il centro sinistra chiede anche che “la questione della piscina estiva venga svincolata dal bando per restituire almeno un pezzo di questa struttura alla città.”
Intanto ieri il consiglio comunale di Valenza, che avrebbe dovuto dare alcune risposte anche su questo tema e affrontare il consuntivo 2013, è saltato per mancanza del numero legale.